«Possibili le trasfusioni di sangue bovino nell'uomo»

«Possibili le trasfusioni di sangue bovino nell'uomo» L'annuncio dell'ospedale di Boston: «Un rimedio alle emergenze» «Possibili le trasfusioni di sangue bovino nell'uomo» WASHINGTON DALLA REDAZIONE L'Ospedale Generale di Boston ritiene possibili trasfusioni di sangue bovino in esseri umani e ha annunciato che a settembre chiederà l'autorizzazione a compierle al ministero della Sanità. Volontari si lasceranno prelevare ingenti quantità di sangue che verranno sostituite da m estratto di sangue di mucca o di toro trattato chimicamente. La Biopure Corporation, una società di biogenetica che ha condotto massicci esperimenti sulle scimmie con questo surrogato sanguigno, si è detta certa che i volontari non subiranno crisi di rigetto. «Esiste una netta somiglianza biologica tra il nostro sangue e quello dei bovini», ha detto un portavoce. «Dr tempo inoltre per i diabetici si usa con successo un estratto di insulina di vacche». All'esperimento sono interessati non solo gli ospedali, sovente a corto di plasma sanguigno, ma anche le forze armate, che lo userebbero in caso di guerra. L'estratto di sangue bo¬ vino servirebbe da ponte nelle emergenze, in vista di successive trasfusioni di sangue umano, e non avrebbe bisogne di essere refrigerato. In pratica consisterebbe di un liquido composto da sostanze chimiche purificatrici e da emoglobine di sangue bovino. Le emoglobine sono molecole ossigenanti custodite nei globuli rossi, e svolgono quindi una funzione organica fondamentale. Non hanno nulla a che vedere con altre funzioni tipiche del sangue, come la lotta contro le infezioni. Il colonnello John Slaughter, che ha seguito tutti gli esperimenti della Biopure, ha dichiarato che «quanto prima viene ripristinata la capacità del sangue di trasportare ossigeno, tanto più alte sono le probabilità dei feriti gravi di superare il trauma». Le emoglobine dei bovini si dissolvono nel sangue del paziente dopo circa una settimana, di qui la loro utilità solo come ponte, non come surrogato permanente. Ai malati normali che si sottopongano a operazioni chirurgiche potrebbe essere persino estratto il sangue la sera prima e trasfuso sangue bovino; nel corso dell'operazione egli perderebbe innanzitutto il secondo, e dopo l'intervento si riprenderebbe il proprio. Per non dissolversi, le emoglobine devono essere protette dalla membrana dei globuli rossi. Ma quella delle mucche e dei tori è portatrice di malattie per l'uomo. Va perciò eliminata totalmente. Per tenere insieme le emoglobine si usano speciali sostanze chimiche, che hanno in comune con esse la capacità di assorbire e liberare ossigeno. Uno dei dirigenti della Croce rossa, Leon Hoyer, ha dichiarato che le scimmie a cui è stato sostituito il 90 per cento del sangue con plasma di vacche hanno avuto solo lievi reazioni. «Il problema del rigetto si presenterebbe se trasfusioni del genere venissero ripetute in un breve periodo di tempo», ha concluso. Hoyer ha sottolineato che il sangue bovino è il più abbondante di tutti. Il ministero della Sanità ha già indicato che non si opporrà agli esperimenti sui volontari, «purché compiuti con cautela».

Persone citate: Hoyer, John Slaughter, Leon Hoyer

Luoghi citati: Boston, Washington