Ostaggio Usa impiccato
Ostaggio Usa impiccato GU hezbollah: rappresaglia per lo sceicco sequestrato da Israele Ostaggio Usa impiccato «Uccideremo altri rapiti in Libano» OEHUtA LEMME NOSTRO SERVIZIO «Alle ore 15 di oggi abbiamo ucciso il tenente colonnello William Higgings, ma il peggio deve ancora venire se Israele non rilascerà immediatamente lo sceicco Abdel Karim Obeid»: con questo messaggio, diffuso assieme ad una videocassetta che mostra un uomo impiccato, l'organizzazione sciita libanese «Oppressi della Terra» ha affermato ieri di avere compiuto una prima ritorsione per il rapimento, avvenuto venerdì, del comandante nel Libano meridionale dell'organizzazione di Suerriglia filo-iraniana «hezollah». Al comando generale dell' Unifil, la forza di pace delle Nazioni Unite di cui Higgings faceva parte, il breve fumato — 30 secondi appena — è apparso confuso e insufficiente a provare la sua esecuzione. «Sappiamo che Higgings era stato ferito gravemente nel dicembre 1988 mentre cercava di fuggire dalle mani dei suoi rapitori — ha detto una fonte dell'Unifil —. In seguito, i rapitori hanno anche annunciato la sua molte, 'ma hanno poi ritrattato. Non è escluso che il filmato diffuso ieri sia una montatura». Il Dipartimento di Stato americano dà invece credito alle immagini e la tv israeliana, avallando la convinzione degli Stati Uniti, ha affermato che gli «Oppressi della Terra» minacciano ora di uccidere un altro americano, Joseph Cicippio, e l'inglese Terry Waite. Il cadavere di Higgings sareobe stato inoltre consegnato ai siriani per dimostrare l'avvenuta esecuzione. In Israele, fonti militari hanno ribadito che, indipendentemente dall'uccisione dell'ufficiale americano, la proposta lanciata ieri dal ministro della Difesa, Yitzhak Rabin, è ancora valida: Israele è cioè disposto a scambiare lo sceicco Obeid e altre personalità sciite con tre soldati israeliani e con altri ostaggi occidentali prigionieri degli «hezbollah» e degli «Oppressi della Terra». Fonti governative israeliane hanno anche dichiarato che in nessuno stadio della trattativa internazionale tesa a salvare la vita di Higgings, gli Stati Uniti hanno chiesto a Gerusalemme di acco- gliere le richieste degli «Oppressi della Terra» e di liberare lo sceicco Obeid. «Israele e Stati Uniti si trovano nella stessa trincea, accomunati nella lotta al terrorismo internazionale», ha detto un funzionario israeliano. La giornata di ieri è stata particolarmente drammatica per il governo di Gerusalemme. Diverse ore prima di rendere pubblica la sua proposta per uno scambio di prigionieri con le or- ?;anizzazioni sciite libanesi, bnti del governo hanno cercato di rendere nota ai rapitori di Higgings la disponibilità a una trattativa mediante un'azione diplomatica statunitense in Iran e in Siria: il primo Paese è stato scelto per la sua vicinanza ideologica agli «Oppressi della Terra», il secondo per gli stretti contatti operativi mantenuti con i comandi degli «hezbollah» nella valle della Bekaa. Nel messaggio, Israele assicurava di non voler torcere un capello allo sceicco Obeid. Proprio mentre stava scadendo l'ultimatum, a Tel Aviv il ministro della Difesa, Yitzhak Rabin, ha interrotto drammati- camente la conferenza che stava tenendo in un grande albergo e ha rivelato ai giornalisti presenti il contenuto della proposta israeliana per una trattativa. «Di solito — si è scusato — preferiamo liberare i nostri ostaggi con operazioni tipo quella dei 1976 di Entebbe; questa volta non c'è stata scelta e siamo stati costretti a trattare», [f. a.) II tenente colonnello William Higgings
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