VOLARE NEL SILENZIO

VOLARE NEL SILENZIO VOLARE NEL SILENZIO Tre milioni il brevetto per pilotare un aliante SPORT emozionante che sta prendendo decisamente quota (è proprio il caso di dirlo), il volo a vela é nato alla fine del secolo scorso e si è sviluppato in Germania dopo la prima guerra mondiale, particolarmente negli anni Sessanta. Attualmente in questo Paese si contano seimila piloti sotto i vent'anni, mentre in Italia ce n'é soltanto un migliaio. Questa bella disciplina é altresì praticato in molti altri Paesi europei occidentali come Svizzera, Francia, Austria e Inghilterra e nei Paesi dell'Est. Nella nostra città corsi di volo a vela si tengono tutto l'anno presso l'Aeroclub di Strada Berta 500, telef. 720.734. Si dividono in due parti: una teorica ed una pratica e sono tenuti da soci esperti, tutti laureati. Quella teorica prevede materie come aeronautica, strumentazione, medicina e diritto aeronautici, circolazione aerea, navigazione, tecnica di pilotaggio, cenni di costruzioni aeronautiche, meteorologia, radiotelefonia aeronautica, eccettera. La parte pratica si svolge sotto la guida di un istruttore fisso con il quale collaborano altri istruttori. Il numero di ore minimo richiesto all'aspirante pilota per ciascun corso dalla Civilavia (Ministero dei Trasporti e dell'Aeronautica) è di sette ore sul doppio comando, quattro ore da solo, due ore sia in doppio comando che da solo per un iter di tredici ore complessive su aliante biposto. Il costo complessivo del corso, che permette di conseguire il brevetto C del volo a vela, è di lire 3.000.000, compresa l'iscrizione all'Aeroclub. Dopo il brevetto è possibile conseguire alcune insegne sportive: l'insegna d'argento, che consiste in tre prove attraverso cui il pilota deve dimostrare di essere in grado di fare un guadagno di quota di 1000 metri, di stare in volo per cinque ore continuative, di fare un percorso documentato di almeno 50 chilòmetri; l'insegna d'oro, che prevede due prove: un guadagno di quota di 3000 metri e un volo di di stanza di 300 chilometri; infine, l'insegna tre diaman ti, che consiste in una prova di guadagno di quota di 5000 me tri, in una prova di distanza con meta prefissa andata e ritorno di almeno 300 chilometri e di un'altra di distanza di oltre 500 chilometri. Per l'iscrizione ai corsi bisogna sottoporsi ad una accurata visita medica presso l'Istituto Medico Legale Aeronautica Militare a Milano, il solo abilitato, che dovrà verificare l'idoneità fisica e psichica del futuro pilota: cuore efficiente, discreta vista (non importa se gli eventuali difetti si correggono con l'uso degli occhiali), eccettera. Per quanto riguarda l'equipaggiamento, sono sufficienti un paio di occhiali da sole, un berretto (di lana d'inverno e di tela d'estate) e un abbigliamento comodo e robusto, in quanto sono previsti anche dei lavori manuali come spostare l'aliante in linea e chiudere le porte dell'hangar. Per i minorenni ci vuole il consenso dei genitori e comunque si può iniziare all'età di sedici anni. L'orario dell'Aeroclub è il seguente: dal martedì alla domenica, dalle ore 9 alle 20. Fra le sue iniziative più importanti è da segnalare il Trofeo Città di Torino, che si svolge in primavera. Attualmente siamo nel pieno della stagione delle gare: a Rieti, ad esempio, sede del Centro nazionale di volo a vela, si svolgono sino alla fine di agosto gare di velocità a standard diversi secondo le classi dei velivoli, cui partecipano pure due appassionati volovelisti torinesi. Nel cielo di Rieti, caratterizzato sopratutto dalle influenze metereologhe determinate dal Tirreno e dall'Adriatico, si sono svolti alcuni anni fa' i mondiali di volo a vela. In quell'occasione si era fatto un confronto tra le caratteristiche degli alianti del 1935 e di quelli che cinquantanni dopo presero parte ai campionati. Sia per quanto riguarda l'apertura alare che l'allungamento alare e la velocità le possibilità erano praticamente raddoppiate. In mezzo secolo i cambiamenti erano stati sostanziali: la velocità, ad esempio, era passata da 58 chilometri orari a 100. Il Comandante Grinza, istruttore dei voli degli allievi piloti, da noi intervistato, ha espresso il desiderio che un nu mero sempre maggiore di gio vani venga a conoscenza del volo a vela, che permette di es sere a contatto con la natura, definendolo uno sport di appli cazione e di dedizione, oltreché sommamente ecologico. Per quanto riguarda la situa zione in Piemonte, il volo a vela, oltre che all'Aero Club di To rino, lo si può praticare nelle lo calità di Aosta, Novi Ligure e Tortona. Entro la fine dell'anno poi sarà possibile volare senza motore anche presso l'aeròpor to di Levaldigi in provincia di Cuneo. Heien Attorto Foto in alto: il pilota si e appena sistemato nella carlinga. Centro pagina: è finito il traino e il mezzo si libra da solo

Persone citate: Strada Berta