NEL BLU DIPINTO DI BLU

NEL BLU DIPINTO DI BLU NEL BLU DIPINTO DI BLU All'Aeroclub i corsi per a : . • ' CAPITATO un po' a tutti di seguire con trepidazione il tuffo nel vuoto di un paracadutista e di mandare poi un grosso sospiro di sollievo nell'attimo di apertura del paracadute, che diventa un vero e proprio momento liberatorio, specie per chi assiste ai lanci. Alla classica domanda «ma chi ve lo fa fare?» i paracadutisti rispondono press'a poco così: «Le meravigliose sensazioni che proviamo a contatto con il vuoto, quel silenzio indescrivibile che ci circonda in aria; peccato che tutto duri in sostanza troppo poco». Ma non dura poco invece tutto quello che c'è prima di quel tuffo che é confinato nello tempo di alcuni minuti. Infatti in nessuna specializzazione sportiva forse c'é tanto da lavorare come per diventare paracadutisti e per mantenersi poi nella forma ideale per praticare con successo questo bellissimo sport. Esiste una serie di esercizi ginnici ed atletici che bisogna affrontare per diventare un buon «tuffatore», poi ci sono i lanci simulati e quindi i lanci di prova che natiiralmente richiedono saldezza di nervi, una condizione fisica eccellente ed una passione non comune. In effetti quest'ultima é una condizione indispensabile per avvicinarsi a questa pratica. Chi non desidera ardentemente di lanciarsi nel vuoto per provare sensazioni nuove é meglio che stia lontano dagli aerei. Il paracadutismo, inizialmente nato come mezzo di salvataggio e poi utilizzato - e sappiamo con quanto successo, ba¬ sti ricordare lo sbarco in Normandia e l'importanza che i paracadutisti hanno avuto nella riconquista dell'Europa - per scopi bellici, dagli anni Cinquanta in avanti ha assunto via via connotazioni quasi esclusivamente sportive e agonistiche. In alcune nazioni (Italia però esclusa) come gli Stati Uniti si può addirittura considerare come uno sport di massa. Nel settembre scorso è stato presentato all'inaugurazione delle Olimpiadi di Seul. Nel '92 ai Giochi di Barcellona sarà presente come sport dimostrativo nelle sue varie discipline e definitivamente accettato come sport olimpico. Quali sono le sue discipline? Intanto la «precisione di atterraggio» (P. A.): consiste nel centrare a paracadute aperto un dischetto di cinque centimetri di diametro, individualmente o a squadra, da una quota di mille metri. Per «stile» si intende l'esecuzione in caduta Ubera (da 2 mila metri) di una serie prefissata di figure nel minor tempo e nel modo più corretto possibile. Per «lavoro relativo» (R. W.) s'intende l'esecuzione in caduta libera di una squadra di 4 o di 8 paracadutisti (da circa 3 mila metri) di una serie di sequenze di agganci in formazione, le cosiddette «stelle», sempre nel minor tempo e nel modo più ortodosso. ' «Lavoro relativo fra velature» (C. R. W.) è invece l'esecuzione a paracadute aperto di 4 o 8 paracadutisti da circa 2 mila metri di una serie di agganci fra le velature, bene e in poco tempo. Quanto ai materiali da lancio e alle tecniche sportivo-agonistiche, il paracadutismo ha fatto progressi sbalorditivi in pochissimi anni: materiali e tecniche di un decennio fa sono reperti da museo. Le tradizionali calotte semisferiche sonò state sostituite dalle «ali», rettangolari ed a materasso, che offrono standard di sicurezza pressoché totale e prestazioni impensabili, con velocità di avanzamento di dodici-quindici metri al secondo. A Torino, presso l'Aeroclub (strada Berlia 500, campo volo Edoardo. Agnelli, telef. 011/790.916) opera dal '63 la Sezione Paracadutismo. Fino all'88 sono stati effettuati circa 6,0 nula lanci. . Sotto il profilo sportivo sono state colte importanti affermazioni nazionali ed europee. La giovane paracadutista Silvia Guerreschi ha conseguito lo scorso anno molte affermazioni ed è stata inserita in Nazionale ai mondiali di Svezia. L'Aero Club di Torino organizza corsi di cinque settimane per allievi paracadutisti (al costo di 600 mila lire con agevolazioni varie), ne cura la didattica tramite istruttori nazionali. Ogni lancio costa circa 25 mila lire, il velivolo impiegato è un Cessna-206 a sei posti. L'attività si svolge sull'aeroporto sia il sabato che la domenica pomeriggio. Attualmente gli iscritti sono ottantuno. «Stiamo vivendo una situazione molto delicata — spiega il delegato al paracadutismo Giorgio Novaro — il recente D.P.R. 566 vuole l'istituzione dei brevetti ministeriali di paracadutismo: occorrono dunque per abilitare i nuovi para- cadutisti scuole del ministero. Non essendo però ancora uscito il regolamento di attuazione siamo fermi, attualmente nell'impossibilità di abilitare altri allievi. Ci auguriamo che arrivi al più presto una chiarificazione di competenze. Altrimenti si perderà tempo prezioso nel reclutamento». Marcello Ferrara Spettacolare numero di alta acrobazia compiuto da un gruppo molto ben addestrato di «pam» australiani

Persone citate: Agnelli, Fino, Giorgio Novaro, Marcello Ferrara, Silvia Guerreschi

Luoghi citati: Barcellona, Europa, Italia, Stati Uniti, Svezia, Torino