ALL'EX ZOO

ALL'EX ZOO ALL'EX ZOO Artistici ruggiti di vecchi e giovani leoni ELL'ex zoo di Torino, per la prima volta, vengono presentate opere di artisti noti e di giovani. Entrando, nello stagno che una volta era degli aironi si è sistemata Nunzia Plescia con una scultura bianca in vetroresina. Un fischio acuto attira l'attenzione. Ci si addentra nelle gabbie degli elefanti e lì una strana macchina continua ad emettere il sibilo: è una scultura di Zorio. Di fronte, c'è un lavoro di Gastini: piattaforme di legno formano un grande carro. L'idea di Nilds-Udo è un ponte,.alto sei metri, che invita ad una camminata pericolosa. Nel recinto delle giraffe ci sono i crani d'acciaio di Salvatore Astore. Vurro ha appoggiato al recinto un paio di corna gigantesche, mentre Fistoletto ha chiuso in gabbia un video. Dalle piante carnivore di Barovero non ci si può salvare. Quale migliore spazio per «Accelerazione = Sogno 1972» di Merz se non il recinto circolare dei babbuini? Dimitrijevic non ha veramente paura di nulla e la sua installazione, composta di fotografie di musicisti, è nella gabbia della tigre. La sbarra di ferro coperta di grasso di Anselmo bisogna saperla trovare, è in una piccola gabbia di cemento dietro il recinto delle giraffe. Le strutture in terracotta di Mainolfi è impossibile non vederle alte e massicce. La struttura di Ponzio è mobile e vuole ricordare il movimento della bestia in gabbia. Stoisa ha riempito la vasca degli ippopotami con pesci dipinti su catrame che con il tempo muteranno nell'aspetto. In ultimo un lavoro divertente ma anche complesso di Gilardi: un'anamorfosi tridimensionale che forma un enorme rinoceronte appoggiato a terra. Lisa Parola Hic sunt leones. Parco Michelotti, fino al 3 settembre, orario 10-21.

Luoghi citati: Torino