SCEGLIENDO TRA LE MOSTRE

SCEGLIENDO TRA LE MOSTRESCEGLIENDO TRA LE MOSTRE sia la letteratura che la one della critica? In quel hlet significativamente lato «La littérature à l'eac» («La letteratura che dà tastomaco») denunciava la ficialità del pubblico, la pa compiacente sia di dehe di sinistra, i premi let e la pubblicità che spo l'interesse sul personagcrittore a danno delle opeprovocare un tono tanto mico era stata la bocciatunza appello che gli aristarei più importanti giornali ano formulato per «Le roi eur», prima, e unica, pièce ale di Gracq. Ma lo scrittodava al di là del fatto pere. Attaccava anche l'esiialismo che beneficiava o critica e grande pubblico n tardivo rimorso nei coni dell'avanguardia», nonoe i suoi «geroglifici», ossia tesi e il suo linguaggio inrensibili. omma, insieme ai - «funri» della letteratura fusti i «magisters»: Sartre per metafisica sbarcata nella l i d i I SA Parig«Julienmeau, Gracqustant; «tici, punumera GracMandiaLe opmente collanaIn Itposte ino le «Lratura Borgespeggiorprattutsuo genMa, tuto cahi ura», la Beauvoir, di cui ena uscito «L'Invitata», a certa grossolanità d'ede», «una sconvenienza . E a proposito di Sartre entrata nella leggenda mprovvisata col consuerismo da Raymond Queno dei giurati di quella ata edizione del Gonche, al momento di anre il titolo del romanzo to nella sala affollatissiristorante Drouant, findi leggere a fatica un teco comprensibile tra «Le rivage des Syrtes» a dei Sirti») in «Le ravaartre» («La devastazione e»)! il clamore suscitato inariamente da Julien è dovuto alla sua consae, doppia se si pensa alo numero degli scrittori ati da vivi nell'edizione della Plèiade (Gide, MaJSaint-John Perse, Char, nar) e ai tre libri a lui dehe sono arrivati in libreeme a questo primo voella sua opera completa. vero uno scrittore così ante, si è chiesto polemie, e con un pizzico di veualcuno? E tanta celene è un bene o un male? mandato chi avrebbe preche Gracq seguitasse a nell'ombra, inafferrabipopolare, ricordando le di Cioran a proposito di chierata, stato scasuccesso.screto, e pieno di minuto chnostante suo abituSedutovimini chtrona, uncola librequale sonlibri comstanza, cma tenenun territsegreto ato di divetura: rapemozionite privatiE le malle ginomenti sil'imbarazsentito fda pagarD'altroGracq hano autobmi di «Larticoli ifiorano riture o dfenomenquotidianvissimi, eci di «Libgrande»)due voluNantes e «Plèiade». lia tutte le opere di Gracq saranno autunno da Theoria. A ottobre uetterine», 400 pagine di critiche sue arte. Seguiranno un'altra racc «La consacrazione è la e delle punizioni», soo per uno scrittore del ere. a quel che abbiamo popire dalla nostra chiac, Gracq non pare essere calfito dall'improvviso o. Col suo aspetto die lo sguardo luminoso fermezza, quest'uomo che sprizza energia no l'tà ti il ne villenes»), pca moltscutibildi Romdiosi, mmezz'architettututto coricordo compimAnchG è letà non smentisce il ale riserbo. su una delle sedie di he insieme a una pol letto divano, una piceria e una cassa sulla no accumulate pile di pongono l'arredo della onversa amabilmente ndo alta la guardia su orio che deve restare lmeno fino al momenentare oggetto di scritporti familiari, amori, i aneddoti strettamenGracq è tissima ila sua lerio di obse storicre l'analgica. Perza» scatintimitàcon i tesre ma necolgono da patriraccontigio fatto riprosciranu letteolta di (tradotto da C. Lusignolisco», 1981, pubblicato dane di G. Lucchesi); «Un bera e Riva (traduzione di maciotti. »; «Autour de sept colliercorse secondo un'ottio personale e un po' die: «Una delle tristezze a... è in quei gesti grana stereotipati, sospesi a ria, che la liturgia e l'arra abbozzano dapperme in sogno o come un senza mai portarli a mento». e l'opera critica di del surl'amicizsua predpuscolasaggi chloro madi caml'uomo Pe trova quale sire Gracche la g mpregnata di una forndividualità. A guidare tura non è né un criteettività, né un intereso-sociologico e neppuisi filologica o psicololui, conta la «preferenurita dal sentimento di che riesce a stabilire ti che lo fanno riflettello stesso tempo lo acin una specie di secona come i romanzi e i di Stendhal: «Un rifusta allo slibro spuse il gendelicata per mezzte nuovaalla fine ma inedmordialeme matestente». Allora sua concra e dal vendo», edita in Francia nzo di Gracq «Il castello 38. prima volta negli Anni o considerato da Bréton «seconda ondata surreae drammaturgo francese Louis Poirier) sono già ditaliana tre romanzi. cato da Einaudi nel 1973 i); «Una finestra sul boa Serra e Riva (traduziobel tenebroso», 1984, Ser M. R. Tosco e di V. Rarrealismo, a vent'anni, zia con Breton. Infine la edilezione per le luci creari, i climi nordici, i paehe conservano intatta la agia naturale, una specie mpo magnetico con cui la donnca, amaParliaancora perato rià l'estomsto è intanza dsonaggivincentmeno ddei librisione. E i ppo' piùper quaMa benma nonsparita chiusurtribe trato un pmalumospiacevpantano«querelno divetavano gore e lmare ilqualità Gli incondo Gper que oirier entra in contatto n'emozione grazie alla rasforma nello scritto. Come la natura, anande letteratura si prestesso processo: «Ogni unta su altri libri... forio non è altro che una chimica individuale, zo della quale una mena assorbe, trasforma, e restituisce in una forita non il mondo prie, ma piuttosto l'enoreriale letterario preesi partiamo proprio dalla cezione della letteratu suo lavoro di scrittore non capistura la pdall'indiffondamete, semplin Francl'Europamovimennervosi alimentastano degGli chie quali svani prodi imbarre i suoi E lo si tura congusto de destra e sinistra, è fini-: riodo di tensioni e di, ri ma è subentrata una le calma, una specie di. Non che manchino le es», ma ahimè come sose da quelle che susci surrealisti col loro ri loro voglia di trasfor mondo cambiando la della vita. tellettuali di oggi, seracq, sono sovreccitati tipni spesso ridicole, e scono che nella letterapazienza, ben diversa ffereùza, è una qualità ntale. Lui non ha ricetlicemente constata che ia come nel resto del sono spariti i gruppi, i nti, insomma i centri che hanno da sempre ato la letteratura. Regli autori. iediamo qualche nome, iano in Francia le giomesse. Altro momento azzo: preferisce leggeclassici. capisce. Molta letteratemporanea, in linea al el grande pubblico, è tana dalla ricerca del lioso, del sacro nella vidiana, di matrice sur che Gracq pare aver o per tutta la sua vita e o nei suoi libri. In fonché non abbia mai firanifesti e neppure par alle quotidiane riunio cinque presiedute da Julien Gracq, più di allaborato le aspirazioni iche che etiche del suro, e mentre ne ha assia continuità ha realizopera molto personale sa di un umanesimo iusto titolo, le ha peri entrare nella schiera ssici». ola Decina Lombardi gio realero, cinqfrugale —tico col cnei suoi nome. Anche romanzografico cno da pono nella do GandiautobiogAponte sverso il ricorda AngelinaCon letestimonregista grafico ,(«Don BBen Gazni, per ribile e stampe magna, do Casapp. 160,E' imzare col UOI LIBRI i sono usciti di recente tre libri su Gracq: Gracq écrivain» di A. Coelho, F. LhoJ. L. Poitevin, edito da Siloé; «Voyage en oland» di G. Plazy, nelle edizioni L'InQui vive», una rassegna di contributi cribblicato da Corti. E' stato ristampato il o speciale del «Cahier de l'Heine» dedicato q nel 1972, con scritti di Blanchot, de r Jffro E Balmassaggi «Leggendo e scrinell'80, e il primo romdiArgol», scritto nel 19Uuscì in Italia per lCinquanta, ed era statl'opera capostipite dellalista». Dello scrittore, poeta(il i ere complete di Gracq sono sraccolte in un volume della«Plèiade» ni intrecciate intorno chia che in certi mo tendono tradiscono zo per un incontro rse come uno scotto data la circostanza. nde, nella sua opera detto molto di sé. Soografici sia i due voluttrines» («Letterine»), n brevi note in cui afcordi, emozioni di let viaggi, riflessioni su d'attualità, episodi i, incontri, sia i brebellissimi, testi poetierté Grande» («Libertà sia infine gli ultimi dove la vita scorre più disinvolta e più fresca... dove l'amore rinasce dalle ceneri e perfino l'infelicità più totale si trasforma in rimpianto...». Così, sappiamo qualcosa della sua adolescenza di collegiale a Nantes, conosciamo le sue prime letture e quelle ricorrenti (Stendhal, Balzac, Kleist, Lautrémont, Valéry), la sua passione per il Parsifal e per Wagner, l'interesse per il cinema e la sua scarsa dimestichezza con l'arte figurativa contemporanea; l'esperienza della guerra, a Dunquerke: «Una parentesi rigorosamente chiusa» che non gli ha con gli altrati. Nelbri, ci tieparazionema miscusaggio chlettore bele cose dele sue cointeressama suggePerchéto il romuna prova restituzsaggio devage destra un'an i dedicati a due città, Roma («La forme d'u¬ mai suggerito amento e la scop gp,ppievi non sono mai enla sua opera, sedici line a dirlo, non c'è see tra «fiction» e saggio, uglio, e non è un mese vuole trasmettere al nsì un modo di vedere lla vita, la sua musica, rrispondenze. Non gli costruire un intrigo rire un clima. allora ha abbandonaanzo, dopo aver dato a così eccelsa, quanto ione di clima e di paella memoria in «Le ri Syrtes», ambientato gta quotidrealista, inseguitotraspostodo, bencmato matecipato ni delle Breton, Jtri, ha elsia estetirealismocurato lazato un'e pervasche, a gimesso di ntica città moribonda, da Venezia, e i suoi derritori di confine, dove dei «claP a: madre, sorella, aminte. amo invece di ciò che è valido e di ciò che è surispetto a «La littérature mac». Ammette che il tenvecchiato per l'imporata a certi aspetti e per passeggeri, ma che è e per altri versi: il fenodello scrittore al posto ri, aggravato dalla televiremi letterari? Pare un ù morbido, soprattutto anto riguarda i giovani. ché cambiato, il panoraJbianca con cur gli sembra più felice: è la cultura ideologica, la a dei comunistiche diaspontatria, qdi con

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