Senna spegne i sogni Ferrari di Cristiano Chiavegato

Senna spegne i sogni Ferrari Formula 1, nelle prime prove ad Hockenheim il pilota McLaren scava un abisso Senna spegne i sogni Ferrari // brasiliano adesso ha un 'arma in più Lo segue la sorella psicologa con Bibbia HOCKENHEIM DAL NOSTRO INVIATO Mai stuzzicare il can che dorme. In verità la McLaren non si è mai assopita negli ultimi anni. Ma il noto proverbio si addice comunque alla situazione: non appena la Ferrari ha accennato ad alzare la testa, la scuderia anglo-nipponica ha reagito. Altro che gap quasi colmato. Sul velocissimo Motodrom tedesco, ieri nella prima giornata di qualificazione del Gran Premio di Germania, Senna e Prost hanno inflitto una severa lezione a Mansell e Beger, in termini cronometrici. Il pilota brasiliano, in gran vena, anzi ha staccato di 1"006 il compagno di squadra francese, il quale a sua volta ha mantenuto un margine di 714/1000 sull'inglese della Ferrari e 1"161 sull'austriaco, terzo e quarto della giornata. Ma ciò che stupisce è soprattutto l'abisso spalancato da Senna nei confronti della prima vettura modenese: 1"720, distacco pesante se si considera che la pista è assai rapida, anche se molto lunga. Il merito di questa impresa (Senna 1'42'-300, media 239,191 km orari, a soli tre decimi dal record assoluto del circuito, ottenuto nel 1986 da Rosberg quando imperavano i motori turbo da oltre 1200 cavalli) va certamente agli uomini della squadra che in pochissimo tempo hanno reso affidabile e competitivo il nuovo cambio trasversale e alla Honda che anche qui ad Hockenheim ha migliorato i suoi motori, li ha modificati sia nella meccanica che nell'elettronica. Tuttavia Ayrton Senna ha anche una buona parte di merito nella prestazione, ottenuta con una guida al limite, pennellando il tracciato con una perizia eccezionale, sfruttando al massimo le grandi doti della vettura. E dire che il brasiliano nella mattinata era uscito di pista a circa 200 all'ora, esibendosi per circa 200 metri in una serie di spettacolori testa coda prima di andare a urtare con la parte posteriore della McLaren le protezioni di gomme accatastate piegando uno spesso guard-rail. La monoposto non è rimasta neppure molto danneggiata e il pilota ha detto di avere «solo un po' di mal di testa». Il dolore al capo non gli ha però impedito di stracciare tutti, pur partendo a venti minuti dalla fine delle prove perché la sua vettura non era pronta. Senna è un ragazzo religioso e qui in Germania si è anche fatto accompagnare dalla sorella Viviane, più vecchia di lui e, pare, psicologa affermata. La ragazza gira per i box con una Bibbia e forse ha aiutato il pilota a superare la crisi di risultati del momento, ripetendogli che il Signore è giusto e che lui è sempre il più forte, il migliore. In questo clima quasi ascetico, il corridore di San Paolo non solo ha buttato acqua sulle ambizioni Ferrari, ma ha anche colpito psicologicamente il compagno di squadra Prost in un punto assai delicato del campionato, con l'evidente intenzione di fargli nascere dei dubbi sulla sua recente superiorità. Prost ha accusato la botta ma ha reagito abbastanza bene: «Anch'io posso avvicinare questi tempi, ma ho trovato un gran traffico. Nel secondo tur¬ no di qualificazione mi farò sotto». Meno 'positiva invece la reazione della Ferrari che ha un po' traballato sotto la sferzata avversaria. Cesare Fiorio ha ammesso che «questi sono i limiti attuali delle nostre vetture». E poi ha scoperto che il tipo di circuito, velocissimo, ma con tre chicanes secche e una parte tortuosa, non è poi così adatto alla Ferrari, in quanto esige quelle violente accelerazioni che invece sembrano favorire i motori Honda. Nigel Mansell e Gerhard Berger sono usciti anche un po' acciaccati fisicamente dalla sfida. L'inglese ha dovuto ricorrere alle cure del medico Bartoletti e del fisioterapista Tony Mathys per un colpo alla schiena riportato saltando un cordolo. Una botta alle costole vicino alla spina dorsale. L'austriaco ha male al collo ed alle mani, insomma è provato. In termini di schieramento di partenza quindi oggi non sono da attendersi grandi novità. La speranza, per la Ferrari, è nella gara di domani, sulla quale incombe fra l'altro anche la minaccia della pioggia. Eppure la scuderia di Maranello sulla carta è l'unica rivale in grado di impensierire le McLaren, in quanto Benetton (quinta con Nannini ed in progresso) e Williams (sesto Patrese e settimo Boutsen) sono ancora più lontane. Gli altri sono distantissimi. Basti pensare che Brundle, con la Brabham, nono tempo, primo dei piloti con vettura gommata Pirelli, è a quasi cinque secondi, che le Minardi che avevano brillato a Silverstone non paiono essere a loro agio su questa pista, che il povero Ivan Capelli alle prese con una March difficilissima da mettere a punto non è andato oltre il ventesimo tempo. La giornata vivacissima (in, mattinata c'era stato anche un botto tremendo di Raphanel nelle prequalificazioni, con la sua Ags semidistrutta e pilota per fortuna illeso) non ha comunque chiuso i soliti discorsi di mercato. Nicola Larini (eliminato non per colpa sua con l'Osella) è apparso un poco sfiduciato, non più tanto sicuro di poter passare alla Ferrari, nervoso per dover attendere la risposta che Riccardo Patrese aspetta a sua volta dalla Williams. La sua scuderia fino a fine luglio potrà tenerlo in sospeso senza dirgli se verrà riconfermato oppure no. Il team inglese intende usare la sua opzione in negativo o in positivo senza anticipare decisioni. Nicola Larini tuttavia ha un paio di offerte interessanti: lo vorrebbero Ligier (Arnoux alla conclusione del campionato dovrebbe abbandonare la Fomrula 1 ed in ogni caso la scuderia francese lo lascerà libero) e Tyrrell. Due buone possibilità non solo di parcheggio in attesa di arrivare alla Ferrari. «Non posso stare sempre ad aspettare, senza alcun tipo di certezza, con il rischio di rimanere con un palmo di naso». Ed anche il toscano ha le sue ragioni. Stamane intanto si ricomincia: dalle 10 alle 11,30 prove libere, dalle 13 alle 14 il secondo turno di qualificazione. Ma la prima fila sembra avere già due posti superprenotati. Cristiano Chiavegato Ayrton Senna con la sua McLaren ancora una volta nelle prove è stato il più veloce

Luoghi citati: Germania, Hockenheim, Maranello, San Paolo, Silverstone