Le truppe indiane ritornano a casa

Le truppe indiane ritornano a casa SRI LANKA Rajiv Gandhi richiama i suoi 45 mila soldati Le truppe indiane ritornano a casa COLOMBO. L'India inizia, da oggi, il ritiro delle proprie truppe, 45 mila uomini, dallo Sri Lanka. Giovedì, il governo indiano aveva invitato il ministro degli Esteri singalese Ranjan Wijeratne a partecipare a «discussioni approfondite» con il suo collega indiano Narasimha Rao per risolvere la questione della presenza della forza di pace indiana sull'isola da due anni. La decisione, presa di concerto dai governi indiano e singalese, è stata resa nota in un comunicato congiunto diffuso contemporaneamente a New Delhi ed a Colombo, ed è' stata presa a conclusione di uno scambio di lettere fra il primo ministro indiano, Rajiv Gandhi, ed il presidente singalese, Ranasinghe Premadasa. Nel comunicato è anche detto che il rappresentante diplomatico dell'India a Colombo ha rinnovato l'invito al ministro degli Esteri di Sri Lanka a re¬ carsi nella capitale indiana per discutere e decidere i tempi e le modalità per ulteriori riduzioni della presenza militare indiana nel Nord-Est dell'isola: il ministro Ranjan Wijeratne ha accettato e si recherà a New Delhi oggi stesso. La presenza del contingente militare indiano, chiamato nel 1987 dall'allora presidente Junus Jayewardene per tentare di liquidare la guerriglia separatista tamil nel Nord-Est, da alcune settimane era diventato un delicato contenzioso fra i due Paesi. Nonostante le misure adottate dal governo, ieri è stata una tra le giornate più sanguinose degli ultimi tempi. Secondo quanto riferito dalla televisione di Stato, 74 persone hanno perso la vita in combattimenti fra l'esercito singalese e «agitatori ed elementi ribelli», termine di solito utilizzato dalle autorità per indicare gli estremisti singalesi. [Ansa]

Persone citate: Narasimha Rao, Rajiv Gandhi, Ranasinghe Premadasa, Ranjan, Ranjan Wijeratne

Luoghi citati: India