Un meccanico nell' officina Juve di Michele Gibelli

Zitto, Diego I compagni chiedono silenzio Zitto, Diego L'altro Napoli si ribella «Basta con tutte queste polemiche» MADONNA DI CAMPIGLIO. Giuliani difende, Renica coordina, Alemao imposta, Maradona rifinisce e Careca realizza. Sarà principalmente su questa verticale che Bigon costruirà il nuovo Napoli. Il Napoli che dovrà dimenticare i successi con Bianchi, lanciare la sfida ad Inter e Milan, archiviare polemiche e pettegolezzi che hanno fatto passare in secondo piano vittorie e risultati di prestigio. E, non ultimo, difendere il primo titolo europeo della sua storia, quello conquistato la scorsa primavera nella stupenda finale vinta contro lo Stoccarda in coppa Uefa. Con i tre stranieri in Sudamerica, la parola va ai due baluardi italiani. Renica e Giuliani, nonostante le vacanze brevissime, sono più pimpanti che mai e desiderosi di riprendere a giocare. I traguardi sono tanti ed ambiziosi. E non solo con l'azzurro del Napoli, Entrambi puntano a far parte'dei 22 di Vicini per il campionato del mondo, anche se per il ruolo di titolari sono chiusi da due fenomeni come Walter Zenga e Franco Baresi. «E' il momento di farla finita con le polemiche — debutta Alessandro Renica—per essere all'altezza di Milan ed Inter occorre che la squadra sia tranquilla, senza estenuarsi in discussioni velenose. Ha ragione Ferlaino quando sostiene che l'acquisto più importante è la serenità. In alcuni momenti, nel corso dell'ultimo finale di stagione, mi è parso di vivere in un club appena retrocesso e non in uno che ha brillato in Italia ed in Europa». Anche Giuliani non si discosta dal pensiero del compagno: «Se saremo tutti uniti, ogni cosa diverrà più semplice. La verità è che finora la squadra non è che abbia risentito granché delle polemiche dello scorso campionato. Basta dare uno sguardo ai risultati. Perché? Perché ad essere coinvolti erano sempre gli stessi: Bianchi, Maradona e Ferlaino». Portiere e libero sono sintonizzati sulla stessa lunghezza d'onde. Identica la replica quando ricordiamo che in questo avvio il Napoli goda dei favori del pronostico. «Meglio così — osserva Renica —. Comunque siamo all'altezza di Milan ed Inter. Sempre che ci facciano lavorare in pace. Altrimenti le polemiche finiranno con il diventare più grandi delle nostre vittorie». «Non ci considerano? — afferma il numero uno —. Fa nulla. Anzi, in fondo è meglio così per noi. Vorrà dire che scopriranno il valore del Napoli domenica dopo domenica». Il Napoli è stato criticato anche per aver effettuato soltanto due acquisti: Mauro e Baroni. «Spio due, vero, ma mirati. Inoltre la società ha mantenuto inalterata la formazione che tanto brillantemente si è comportata nella passata stagione. Neanche Inter e Milan hanno fatto bene come noi. L'inserimento di Baroni dà solidità alla difesa, Mauro dà un pizzico di fantasia in più alla manovra», è il pensiero di Renica. Giuliani, invece, pone l'accento sulle accuse ricevute dal reparto arretrato durante lo scorso campionato: «Non esiste in Italia una squadra come il Napoli capace di giocare sempre, anche in trasferta, con le tre punte. Facciamo tanti gol, creiamo spettacolo ma naturalmente prendiamo anche qualche rischio di troppo. E' da mettere nei calcoli preventivi». Interviene Alessandro: «Quando sei sbilanciato in avanti, concedi inevitabilmente spazi agli avversari. Comunque è un discorso che valuterà Bigon. Ha qualità e mezzi per farlo». Certo è che l'assenza di Maradona.... «Per ora non vedo problemi — risponde subito Renica —. Fin quando Diego non verrà e ci dirà: "Ragazzi, vi saluto, vado via", noi non crediamo ad una sola parola che gli viene attribuita dai giornali». Renica e Giuliani fanno entrambi parte della commissione interna del Napoli. A giorni si riuniranno, forse con Mauro che potrebbe venir cooptato nella commissione, per definire le richieste sui premi partita che verranno presentate alla società quando arriverà Maradona. Sarà stabilita una cifra, piuttosto sostanziosa naturalmente, anche per la conquista dello scudetto e delle Coppe. Circondato dalio scetticismo di critici e tifosi, il Napoli crede fortemente in se stesso. Tanto è vero che entrambi gli italiani della verticale-Bigon, puntano in alto. Molto in alto. «Giocherò per vincere ancora con il Napoli e per convincere Vicini che un posto tra i 22 me 10 meriterò», dice Giuliani. Ancora più deciso Renica: «Da quattro anni gioco a livelli altissimi...». Lei si ritiene secondo solo a Baresi ma in netta parità con gli altri liberi... «Sì, ma vorrei ricordare, senza far polemica, che io ho vinto di più, ho realizzato gol importanti. E tutto questo costituisce un ottimo biglietto da visita. Vicini conosce 11 mio valore, è stato lui a farmi entrare nel giro azzurro, non ha certo bisogno di suggerimenti. Io mi limiterò a giocare ancora alla grande, come penso di aver fatto sinora. Poi attenderò con fiducia». Michele Gibelli

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