«Proverò che non sono il corvo»

«Proverò che non sono il corvo» DI PISA «Proverò che non sono il corvo» Il sostituto procuratore Di Pisa, sospettato di essere il «corvo» si è presentato ieri mattina dai giudici di Caltanissetta con il piglio deciso di chi si sta difendendo passando al contrattacco: «Sono qui, è giunto il momento della verità. Chiedo che vengano prelevate le mie impronte». Con questa richiesta il giudice ha raggiunto due risultati. Sul piano dell'immagine ha dato l'impressione di non temere gli esiti della perizia e di essére, quindi, sicuro della propria innocenza. Sul piano strettamente tecnico ha evitato, sottoponendosi volontariamente all'esame, che il procuratore Celesti fosse costretto a emettere nei suoi confronti una comunicazione giudiziaria. Mentre a Caltanissetta Di Pisa metteva nero su bianco, nell'aula bunker di Palermo veniva letto l'interrogatorio di Tommaso Buscetta che conferma i lati oscuri del giallo Contorno. Don Masino si lascia andare: «Se io fossi stato Salvatore Contorno, quando lei lo ha interrogato a Palermo, non avrei risposto come lui. Non è vero che Contorno è sparito dagli Stati Uniti, io sono testimone che è stato pregato di tornare in Italia. Non è vero che è venuto a fare il bandito. Questa è la giustizia italiana». L'inchiesta continua. Oggi tocca a Falcone. Il procuratore Celesti andrà a trovarlo nel bunker di Palermo. La Licata e Tassandoti A PAGINA 3

Persone citate: Contorno, Di Pisa, La Licata, Salvatore Contorno, Tommaso Buscetta

Luoghi citati: Caltanissetta, Falcone, Italia, Palermo, Stati Uniti