«Mammà piangeva e allora sono rimasto qui» di Michele Gibelli
«Mammà piangeva e allora sano rimasto qui» Mentre Crippa scalpita, Rambo De Napoli difende il suo amico Maradona e spiega perché non ha lasciato Ferlaino «Mammà piangeva e allora sano rimasto qui» I retroscena del mancato approdo alla corte di Berlusconi MADONNA DI CAMPIGLIO. Volevano entrambi andare via. De Napoli era corteggiato dal Milan. A Crippa facevano il filo Roma, Sampdoria e Juve. Entrambi sono rimasti al Napoli. Fernando con piena soddisfazione. Ora sorride a trentadue denti. Vinto alla grande, per resa incondizionata, il confronto con la società. Massimo è in fiduciosa attesa. Attesa di Moggi per chiarire. Attesa che Bigon gli dia la chance di conquistarsi una maglia da titolare. DE NAPOLI — Uomo di fiducia di Azeglio Vicini, nel Napoli si sentiva poco considerato. Deciso a rompere il rapporto con «una società non all'altezza». Berlusconi pronto a coccolarlo e lui a rispondere con intuibili fusa. Poi è intervenuta mamma Assunta ad interrompere il feeling. Non tradirci!, ha sussurrato piangendo la madre di Fernando. Lui si è intenerito e non ha cambiato casacca. «Sì, sono state innanzitutto le lacrime di mia madre a farmi desistere dal proposito di lasciare il Napoli. Ribadisco: non si trattava di un problema di soldi. Solo di considerazione. Mi sentivo trattato come l'ultimo dei ragazzini. Ho dimostrato attaccamento, ho fatto sacrifici. Finalmente il Napoli l'ha capito, l'ha capito proprio quando stavo per passare al Milan». Un particolare interessante viene svelato dall'aw. Nazzaro, che cura gli interessi del giocatore: «Il Napoli sapeva che il precedente contratto poteva essere annullato. Tanto è vero che ne è stato sottoscritto un altro. Fernando l'ha siglato in bianco». Oggi Rambo è soddisfatto. Anche il Napoli si è... accorto di lui. «Sono pronto a restare per sempre come mi ha proposto Ferlaino. Un'eventualità allettante. Qui ho famiglia, amici ed un pubblico meraviglioso». De Napoli attende con ansia il rientro di Maradona. «Senza Diego non si sta bene», ha sussurrato a un cronista amico, «ci sentiamo orfani». Sulle possibilità del Napoli in campionato, il centrocampista della Nazionale non ha dubbi: «Il Napoli parte alla pari con Milan ed Inter. Non vedo chi potrà impensierire questo terzetto. Chi vincerà? Chi avrà più fiato, certo, ma anche chi disporrà di atleti dai piedi buoni. Ed il Napoli può contare sulla bravura di Alemao, sui gol di Careca e sull'irresistibile Maradona». Fernando, c'è chi dice che Diego verrà svogliato. Lui avrebbe preferito il Marsiglia... «Non credo proprio. Lo dice chi non lo conosce. Diego quando vede un pallone non capisce più niente. Invito i tifosi a volergli sempre bene. Abbiamo bisogno di vivere e lavorare in serenità». CRIPPA—Allenamento mattutino a 1800 metri. Cielo az¬ zurro, sole che picchia. Bigon sfianca gli azzurri. Allenamento pomeridiano rinviato per... temporale. Su Campiglio si abbatte una tempesta: tuoni, fulmini, grandine e tanta acqua. Così Bigon deve posticipare di un'ora la seduta. Nel frattempo, mentre il tecnico riceve le telefonate.di auguri di Rivera, del Cesena e e della Reggina, i cronisti avvicinano il... Massimo della polemica. Vuoi fare concorrenza a Maradona?, gli chiedono. «Io in polemica? Solo nei titoli di qualche giornale. Mi sono limitato a chiedere garanzie. Insomma, mi ha dato fastidio sentire formazioni che sembravano apparire vicine alle idee di Bigon. Ecco perché mi è parso giusto voler partire alla pari con i compagni». Cinque atleti per quattro maglie a centrocampo. «Bene, nessun problema. Io voglio restare nel Napoli. Giocherà chi lo meriterà. Sono rimasto dispiaciuto quando sono stato escluso dalla prima finale di Coppa Uefa da Bianchi. Tuttora non capisco il perché. E da quel giorno il mio comportamento cambiò. Diventai nervoso. Come mi ha reso ugualmente triste la frase di Moggi, secondo il quale alle mie spalle ci sarebbe un club che m'inviterebbe a far polemica...». Crippa giura che non esistono... suggeritori: «So che Roma, Juventus e Sampdoria mi avrebbero preso a braccia aperte, ma nessuno delle tre società si è comportata in modo scor retto. Le mie richieste sono frutto del mio cervello». Ricevute queste benedette garanzie da Bigon? Il tecnico in mattinata ha già fatto capire a tutti come bisogna comportar si. «Non ho ancora parlato con Bigon. Dal discorso che ha avu to con tutti noi mi è parso un uomo spontaneo, schietto. Mi sembra molto bello quello che ha detto: vuol essere il nostro fratello maggiore. Io sono certo che questo Napoli darà grosse soddisfazioni ai suoi tifosi. Con un grande Maradona sorpren deremo tutti». Michele Gibelli
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