Uccisa la «tigre» dei Tamil

Uccisa la «tigre» dei Tamil mi LANKA Prabhakaran, sanguinario leader ribelle, morto in una sparatoria Uccisa la «tigre» dei Tamil L'assassino sarebbe un suo luogotenente COLOMBO. E' rimasto ucciso qualche giorno fa, in uno scontro tra fazioni rivali della sua stessa organizzazione «Tigri di liberazione del Tamil», Vellupillai Prabhakaran, il leggendario capo militare dei guerriglieri separatisti che combattono contro il governo di Sri Lanka. Lo ha reso noto ieri il ministro dell'agricoltura singalese, Lalith Athulathmudali. L'altro ieri la notizia era giunta, non ufficialmente, dall'amministrazione della provincia nordorientale dell'isola (a maggioranza Tamil). Prima ancora, l'annuncio della morte di Prabhakaran era stato diffuso in modo informale da un altro leader dei guerriglieri, Mahatyia, il quale si autoproclamava capo supremo dei ribelli. Potrebbe essere stato lo stesso Mahatya ad eliminare Prabakharan. In base ad intercettazioni di messaggi radio delle «tigri», il «comandante» è rima- ' sto ucciso insieme con il suo vice, Kittu, in seguito ad una sparatoria avvenuta nei pressi della città settentrionale di Vavunya, roccaforte della guerriglia. Vi erano all'interno dell'organizzazione aspre divergenze sui colloqui di pace che da qualche tempo il gruppo oltranzista aveva avviato con il governo singalese, nonché sugli omicidi di tre leader di organizzazioni Tamil moderate avvenuti il 13 ed il 18 luglio a Colombo ed attribuiti alle «tigri». La notizia della morte del sanguinario Prabhakaran troverebbe conferma nel fatto che in tutta la regione del Nord-est sono stati affissi manifesti di cordoglio per la sua scomparsa. La morte del leader delle «tigri» potrebbe determinare una svolta nella situazione politica a Sri Lanka. Finora i guerriglieri Tamil hanno imperversato nel Nord-Est dell'isola, mentre il Centro-Sud del Paese è mar- toriato dai terroristi singalesi del «Fronte popolare di liberazione» (Jvp), avverso ai Tamil. In questo contesto si inserisce la presenza del contingente militare indiano, il cui intervento fu sollecitato nel 1987 dall'allora presidente Junus Jayewardene per liquidare la guerriglia Tamil. Il «Jvp» reclama l'immediato rimpatrio dei soldati indiani. La stessa richiesta è avanzata, sebbene con motivazioni opposte, anche dalle «tigri». Mentre la maggioranza delle popolazioni Tamil e le loro organizzazioni moderate si sentono invece rassicurate dalla presenza delle truppe di New Delhi, Colombo ha chiesto perentoriamente al governo di Rajiv Gandhi di ritirare le sue truppe. Il premier indiano acconsentirà però a rimpatriare il proprio contingente militare, soltanto se verrà garantita la sicurezza della popolazione Tamil. [Ansa] il

Persone citate: Prabhakaran, Rajiv Gandhi