Giù i liberali, su i socialisti

OGGI LA STAMPA GIAPPONE INGOVERNABILE Giù i liberali, su i socialisti Con il crollo dei liberaldemocratici e l'avanzata socialista, le elezioni parziali di domenica segnano un cambiamento totale per il Giappone. I risultati delle votazioni per il rinnovo di metà del Senato hanno fatto piombare il Paese nell'ingovernabilità. Il primo ministro Sosuke Uno ha annunciato che si dimetterà. Battuti al Senato, i liberaldemocratici, anche se conservano là maggioranza assoluta alla Camera, non sono più in grado di governare; ma i socialisti (guidati da una donna, Takako Doi) non hanno guadagnato abbastanza per una maggioranza al Senato. Inevitabile, per la Camera, lo sbocco delle elezioni anticipate. Fernando Mozzetti e Renata Pi su A PAGINA 5 SICA Alto Commissario in arrivo un «tutore» Il sostituto procuratore Alberto Di Pisa, sospettato di essere l'anonimo che ha scritto lettere di calunnia contro il giudice Falcone, è stato ascoltato dal Csm. Di Pisa respinge i sospetti e critica i colleghi dell'antimàfia. Se c'è spaccatura tra i giudici del pool, si annunciano tempi non facili anche per l'alto commissario Sica: autorevole candidato come vice di Gava agli Interni, si annuncia il senatore Claudio Vitalone, «nemico» di Sica da lungo tempo. Grìgnetti, la Licata e Zaccaria A PAGINA 3 II. DOPO GIUBILO Una lista cattolica a Roma contro la de Alle prossime elezioni amministrative, Roma potrebbe avere una seconda lista cattolica alternativa alla de. A promuoverla sarebbero la Comunità di S. Egidio e altre associazioni cattoliche di base, deluse dalla gestione degli andreottiani Giubilo e Sbardella. L'ipotesi di una seconda Usta cattolica nella città del Papa è seguita con interesse anche dal prete più popolare di Roma: monsignor Luigi Di Liegro, direttore della Caritas diocesana. Fabio Martini A PAGINA 2 RAPIMENTI Ostaggio mutilato, la famiglia cede Ancora un macabro ultimatum da una banda di sequestratori. Due pezzi di un orecchio di Dante Belardinelli, titolare della «Jolly Caffè», rapito il 30 maggio a Firenze, sono stati ritrovati domenica a Bologna, nel cestino di un bar. Sull'appartenenza dei reperti non vi sono dubbi. La famiglia ha ceduto e ha fatto sapere ai rapitori di essere pronta ad accettare ulteriori richieste. Per il rilascio di Belardinelli, si dice siano stati già pagati cinque miliardi. Polizia e carabinieri setacceranno l'Appennino tosco-emiliano. Interrogati a lungo quattro già fermati. Enrico Buffoni A PAGINA 9