Vialli, il rimpianto di Zoff

Vialli, il rimpianto di Zoff La Juventus è già a Buochs in attesa del terzo straniero: Michailichenko, Emmers, Winter o Van Aerle Vialli, il rimpianto di Zoff «Così resta il gap fra noi e le grandi» TORINO. «Non siamo riusciti, per le conosciute difficoltà di mercato, a colmare il divario con le due milanesi e il Napoli. Il distacco di valori è rimasto tale. Ci sarebbe voluto Vialli, per un salto di qualità decisivo. L'impresa non è riuscita, pazienza. Io non ho mai sognato, non mi piace: ho sempre pensato che la soluzione della trattativa fosse difficile. La notizia di mezza Samp alla Juve? Mi sembrava ancora meno realistica. No, Muller, che pure apprezzo, non sarebbe bastato. Aspetto ancora uno straniero, un centrocampista. Ci vuole per completare un organico un po' stretto, non per compensare qualità che non ci mancano. Non è vero, non siamo più deboli dello scorso anno. Siamo ringiovaniti, piuttosto, e mi auguro che i nuovi tasselli contribuiscano nella imminente stagione a creare la base per una Juve più grande». Dino Zoff senza paraventi, come suo costume, ieri alla prsentazione della nuova Juve. La giornata torinese dei bianconeri, prima del trasferimento a Buochs, è passata fra la Sisport (incontro con la stampa e pranzo dei giocatori) e il Comunale, dove cinquecento tifosi si sono stretti attorno alla squadra. Tutto l'ambiente bianconero, a partire dal tecnico, aspetta l'ultimo tassello. Primo nome: Alexej Michailichenko, anni 28, centrocampista della Dinamo Kiev. Arrivato Zavarov, è da tempo fra gli appetiti assieme alla punta Protassov: La strada per Michailichenko si era persa. L'ha fatta ritrovare la conferma di Zavarov: a Lobanowski la Juve è tornata simpatica. Cinque giorni di tempo. Michailichenko, reduce da una riuscita operazione al ginocchio, è pronto. Lobanowsky è favorevole. E' però decisivo il parere del generale Valéry Serghevic Syssoyev, che sbucò dal nulla in primavera arrivando a Padova per dire che ogni «esportazione» sportiva doveva passare sulla sua scrivania di presidente di tutte le Dinamo. E, fra Syssoyev e il resto d'Europa, Juve compresa, quindi, c'è Dal Cin, ex dg del¬ l'Udinese. Le vie del calcio sono infinite, evidentemente. Se la pista sovietica si richiude, la seconda porta al tedesco Thomas Hassler del Colonia. Il club è possibilista, ma c'è il veto di Beckenbauer all'uscita dei «nazionali». La terza scelta conduce ad elementi di buon valore euuropeo, fra i quali spiccano l'olandese Emmers che gioca nel Malines in Belgio, il connazionale Winter dell'Ajax, il belga Van Aerle del Psv. Dino Zoff, intanto, ritiene importante l'acquisto di Fortunato, che si dichiara «centrocampista con vocazione difensiva, filtro davanti alla difesa». Il tecnico aggiunger «Sa essere un buon organizzatore davanti alla difesa. Un ruolo che nell'ultima stagione ha coperto bene Mauro per lunghi periodi, che ha svolto encomiabilmente Marocchi». Rimpiange Mauro? «Come Cabrini e Laudrup, tutti hanno dato un grosso apporto». Fortunato titolare fisso. Chi altro dei nuovi?. Schillaci di certo. Casiraghi? «Un giovane che ha grosse qualità». I due possono fare coppia? «Situazione praticabile in alcune parti¬ te». Allora, Casiraghi in panchina? «I due partono alla pari». Ma Schillaci non è una punta alla Serena, svaria su tutto il fronte offensivo... «Bene, vuol dire che va a cercare palloni e spazi». Tricella e Zavarov erano in partenza... «Per me sono ottimi giocatori». Una domanda personale: a giugno '90 il suo contratto scade. «Io cerco di fare il meglio, i giudizi agli altri». Il solco fra la Juve e le «grandi» non è stato colmato. Più abbordabile la Coppa Uefa, allora? E Zoff, realista: «La Coppa è sempre un terno al lotto. Voglio una Juve mai doma, che non accetti a priori la superiorità avversaria, una squadra brillante che stia in classifica sempre a ridosso dei primi». Quali? «Le milanesi alla pari, poi il Napoli se sistema qualche malinteso». La Juve come outsider? «Possibile, ogni stagione ce n'è uno». Ma le favorite hanno molti giocatori che penseranno a Italia 90. Qui Zoff sorride amaro: «In tal caso meglio per noi, che di nazionali ne abbiamo pochi...». Bruno Perucca , , Dino Zoff. Ha già in mente la nuova Juve, ma attende l'arrivo del terzo straniero prima di definire il centrocampo

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