Accordo sulla «staffetta»
Accordo sulla «staffetta» Accordo sulla «staffetta» // socialista Baron presiederà VAssemblea Fra 30 mesi il cambio: Klepsch o Tindemans STRASBURGO. Se le previsioni e gli accordi della vigilia saranno rispettati, il socialista spagnolo Enrique Baron Crespo, 45 anni, ex ministro, vicepresidente uscente, sarà eletto già al primo turno presidente dell'Europarlamento per i prossimi due anni e mezzo. A lui dovrebbe poi succedere, per la seconda parte della legislatura e se la «staffetta» europea funzionerà, un candidato democristiano, l'attuale presidente del gruppo, il tedesco Egon Klepsch, oppure l'ex primo ministro e ministro degli Esteri belga, Leo Tindemans. Fra gli italiani, Roberto Formigoni dovrebbe essere vicepresidente dell'Assemblea, Giovanni Goria presidente della commissione politica e Antonio La Pergola presidente della commissione istituzionale. Nell'ambito dei rispettivi gruppi assumono incarichi anche Maria Luisa Cassanmagnago Cerretti, Enzo Mattina, Luigi Colajanni, Maria Adelaide Aglietta. Dei 518 deputati europei 93 sono donne. Nella passata legislatura il loro numero è oscillato fra 69 e 71. Il decano dell'assemblea è il famoso regista francese Claude Autant Lara, che presiederà la seduta d'apertura; il più giovane europarlamentare dovrebbe essere la francese Nora Zaidi, 22 anni. Gli incarichi funzionali — vicepresidente, questore, presidente di commissione o di delegazione — sono assegnati ai diversi gruppi politici, secondo il sistema proporzionale d'Hondt e non con il sistema maggioritario, per cui nessun gruppo è escluso dalla ripartizione. Anche i deputati non iscritti ad un gruppo politico sono rappresentati all'Ufficio di Presidenza ampliato. Spetta invece ai singoli gruppi politici prendere in considerazione l'eq^rilibrio fra le diverse nazionalità, molto spesso non rispettato. L'ex Presidente della Repubblica francese, Valéry Giscard d'Estaing, è stato eletto presidente del Gruppo liberaldemocratico al posto di Simone Veil che aveva presentato, senza grande successo, una lista autonoma alle elezioni francesi. Simone Veil è tuttavia rimasta nel Gruppo liberaldemocratico. Giovani Cervetti, già presidente del Gruppo comunista, lascia Strasburgo. Al suo posto, quale presidente del neonato gruppo «Per la sinistra unitaria europea», è stato eletto Luigi Colajanni. I comunisti italiani, assieme a quattro spagnoli, un danese e un greco, lasciano così l'originario Gruppo comunista europeo che viene ricostituito con sette francesi, tre portoghesi, tre greci e un irlandese, sotto la denominazione di «Gruppo coalizione di sinistra». Anche a destra una scissione: i quattro deputati msi-dn non faranno più parte del gruppo delle destre europee presieduto dal francese Le Pen e siederanno fra i non iscritti.
Luoghi citati: Strasburgo
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