Per gli aerei tre giorni al rallentatore

Per gli aerei tre giorni al rallentatore I voli «razionati» moltiplicano fino a lunedì le cancellazioni e i ritardi di ore in tutta l'Europa Per gli aerei tre giorni al rallentatore Roma-Madrid passando sulla Tunisia Bivacchi nelle sale d'attesa ROMA. Per andare da Roma a Madrid è possibile che il vostro aereo vada a passare sulla Tunisia e sull'Algeria. Succede anche questo in questi giorni, un nuovo segno del dissesto del trasporto aereo in Europa. Il dirottamento sulle coste africane è colpa della Fir (Flight information regioni di Marsiglia, che si allunga come un cuneo nel Mediterraneo e che è diventata la più affollata d'Europa. E' attraverso questa zona che passano gli aerei dall'Africa e dal Medio Oriente diretti al Nord, in particolare verso la Gran Bretagna, oltre a una parte importante del traffico che dalla Germania, dall'Austria e dal Nord Italia va verso la Spaglia, le Baleari, Palma di Maiorca, le destinazioni delle vacanze. Non resta che aggirarla. Un altro punto nero è sopra Reims, dove si incrociano i voli verso il Nord Europa, tra cui quelli provenienti da Milano; la scorsa settimana l'intasamento delle Fir di Marsiglia e di Reims, al quale ha contribuito un'agitazione dei controllori di volo francesi, ha causato il collasso degli aeroporti britannici e contraccolpi pesantissimi in tutta Europa, compresa l'Italia. Quali le previsioni per questo week-end? Sul fronte dei controllori di volo transalpini non sono segnalate azioni ufficiali di protesta, ma i cieli francesi anche ieri sera apparivano «a rischio»; per questo ci si attendono altri tre giorni difficili, da oggi a lunedì in tutta Europa. Al traffico di linea, infatti, è previsto che si aggiungano nel weekend migliaia di voli charter e turistici. L'aumento del traffico rispetto alle stesse giornate della scorsa estate è previsto in media del 12 per cento. Gli ultimi dati che arrivano dall'Anav non sono affatto tranquillizzanti: l'«Air traffic flow management», la «task force» costituita tra i centri di controllo di Roma, Madrid, Parigi, Londra e Francoforte, è stata contretta a continuare nel contingentamento del traffico per impedire che gli aerei in atterraggio superassero la capacità degli aeroporti destinati ad accoglierli; i cosiddetti «flussi di traffico», cioè le limitazioni, lunedì sono stati 23 (tra le 6 e le 8 Parigi accettava dall'Italia solo 4 voli l'ora), martedì sono scesi a 16 e giovedì a 15. Ieri nel tardo pomeriggio la situazione era difficile in particolare sul Nord della Francia con 16 restrizioni; il centro di Boulogne, da cui passano tra gli altri gli aerei provenienti dall'Italia e diretti in tutta la Gran Bretagna meno Londra, accettava 3 velivoli l'ora mentre Abbeville, uno dei «cancelli» per Londra ne accettava 5 fino alle 17 per scendere poi a 4, con ritardi medi di 40-50 minuti (ciò significa che alcuni voli avevano ritardi di alcune ore). Anche la Spagna limitava i voli dall'Italia per le Canarie a 2 l'ora. Persino la Tunisia ha avuto qualche difficoltà. Il contingentamento è stato adottato come male minore, cioè per evitare di far partire aerei che poi non sarebbero accettati sull'aeroporto di destinazione e sarebbero costretti a volare in tondo a lungo prima di atterrare. Ma così i ritardi sui voli internazionali si ribaltano su quelli interni. L'aereo che parte per Londra la mattina con tre ore di ritardo perché non viene accettato e che nel pomeriggio è destinato a fare il Roma-Palermo causerà un ritardo uguale (o molto probabilmente molto maggiore) sulla tratta interna; o addirittura la cancellazione. Il sistema dei «flussi di traffico» ha anche effetti dirompenti sugli aeroporti; i passeggeri, che dovrebbero restare nelle aerostazioni un'ora al massimo prima dell'imbarco, sono così costretti a trattenervisi per ore trasformando le sale d'aspetto in bivacchi; la settimana scorsa in Gran Bretagna le attese hanno raggiunto il record di 36 ore a Manchester e a Birmingham. Sabato scorso su 545 voli Alitalia-Ati 118 hanno subito ritardi; i voli da Londra a Milano hanno avuto ritardi fino a 8 ore, quelli da Londra a Roma di circa 5 e mezzo; in più 18 voli hanno dovuto essere cancellati. Il ritardo medio dei voli da e per la Francia è stato di 3-4 ore. Per questo week-end né l'Anav né l'Alitalia si azzardano a fare previsioni. Si limitano a sottolineare che l'Italia, per quanto incredibile possa sembrare, in questa estate sta meno peggio di altri Paesi. Le difficoltà dello scorso anno hanno provocato alcuni interventi (creazione di nuove aerovie, rafforzamento dei centri di controllo, numero chiuso a Milano-Linate) e qualche frutto si comincia a vedere. Vittorio Ravizza Nella mappa i centri di controllo europei che guidano e «filtrano» gli aerei. Per evitare l'imbuto di Marsiglia molti voli per la Spagna passano su Tunisia e Algeria

Persone citate: Boulogne, Vittorio Ravizza