«Riduciamo anche le forze navali»
«Riduciamo anche le forze navali» Nuova proposta lanciata dal maresciallo sovietico Akhromeyev al Senato Usa «Riduciamo anche le forze navali» Tre unità da guerra russe giunte nelporto di Norfolk WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Per la prima volta, un altissùno ufficiale delle forze armate sovietiche, il maresciallo Akhromeiev, l'ex capo di Stato maggiore e attuale consigliere militare di Gorbaciov, è stato clnamato a testimoniala al Congresso nel dibattito sui bilancio della difesa americano. Eretto nel portamento, impeccàbile nell'uniforme, Akhromeiev, l'interlocutore preferito dell'ambasciatore Nitze, «la volpe d'argento», ai negoziati sul disarmo, ha esposto il punto di vista del Cremlino sulla riduzione delle spese militari negli Usa. Il capo della Commissione alle Forze Armate della Camera, il deputato democratico Les Aspin, ha preso atto della storica circostanza: «Non avremmo mai immaginato — ha detto — che un giorno il dialogo tra i nostri due Paesi sarebbe divenuto così intenso da rendere obbligatoria la presenza del maresciallo in questa sala». Akhromeiev ha deposto sullo sfondo delle bandiere dei vari corpi militari americani, sotto le fotografie dei presidenti degli Stati Uniti, attentamente ascoltato dal capo di Stato maggiore Usa, ammiraglie Crowe, nascoste in una fella da grandi occasioni. Il maresciallo sovietico non è venuto meno alle aspettative. Appena ha aperto bocca, i giornalisti in sala sono corsi a telefonare. Akhromeiev ha infatti avanzato una7 pfóposta sorprendente: gli Stati Uniti riducano in fretta e drasticamente la loro flotta, ammonendo che da tale misura dipende anche la riduzione delle forze convenzionali di terra e di aria in Europa. «Stati Uniti e Unione Sovietica dovrebbero avviare subito trattative in merito — ha detto il maresciallo — e la Nato e il Patto di Varsavia potrebbero unirsi a loro in un secondo tempo». Il consigliere militare di Gorbaciov, alla sua terza visita negli Stati Uniti in un anno e mezzo, ha spiegato che la superiorità americana nella marina «aliaima 1 Urss». «Ci sembra ambigua l'insistenza del presidente Bush sul disarmo di terra, anche nel settore dei missili atomici — ha aggiunto —. Chi ci dice che una volta ottenuto il disarmo da voi desiderato, voi non rafforziate la flotta, soprattutto con le portaerei e i missili sottomarini, mettendoci in grave condizione di inferiorità? Che cosa potrebbe fare il Patto di Varsavia indebolito e accerchiato da una forza navale potentissima?». «Il disarmo navale è la condizione sine qua non per il disarmo completo e la pace vera tra gli Usa e l'Urss» ha concluso Akromeiev. Terminata l'udienza, l'ammiraglio Crowe, che un anno fa aveva accompagnato il maresciallo nella prima ispezione delle difese americane mai compiuta da un alto ufficiale sovietico, e che ha poi ricevuto lo stesso trattamento di favore nell'Urss, ha scortato l'ospite dal segretario di Stato Baker e dal ministro della difesa Cheney. La comparsa di Akhromeiev, considerato l'ambasciatore viaggiante di Gorbaciov, ha destato scalpore anche al Pentagono, sebbene nei mesi scorsi due funzionari dell'ambasciata sovietica a Washington avessero già deposto al Congresso sulla politica estera e militare Usa. Mentre Akhromeiev ha trasmesso quello che tutti hanno ritenuto un messaggio del leader del Cremlino a Bush, una squadra navale di tre unità da guerra sovietiche è giunta in visita nel massimo porto americano, quello di Norfolk in Virginia. Un fatto del genere si era verificato in precedenza una sola volta nel '75, ma in un porto civile, quello di Boston. Le tre unità sovietiche sono il lanciamissili Ustinov, l'incrociatore Otichny e una nave cisterna di scorta. Al loro ingresso a Norfolk, un aereo è passato sulle loro teste con la scritta «benvenuti» in cirillico. Forte Monroe ha sparato 21 colpi di cannone a salve e tra la Ustinov e il lanciamissili Usa Yarnell c'è stato uno scambio di alzabandiera e di fanfare, [e. e]
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Il ritorno del «mostro», incubo nella notte di Bargagli
- Un lampo di Baggio, ma non basta
- Un cimitero di veleni invece della centrale
- Cede il tetto, muore operaio
- Indagini delia poiixia nei mondo dei vizio
- Montalto «brucia» un miliardo al giorno
- Da giugno cassa integrazione alla «Fabbricazione nucleari»
- La battaglia delle botteghe
- ANCORA RIBELLI TRA I DC CALABRESI e stasera si vota ( a Catanzaro con scrutinio segreto)
- Il giallo Bargagli in tv
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Bimbo avvolto dal fuoco è salvato dalla nonna
- Il Governo inizia la propaganda per il prestito
- SETTIMANA BIANCA 1974
- Roma/A 24 ore dalla sparatoria in cui Ú morto il neofascista
- La propaganda pel Prestito Nazionale
- Ma Ciano non ascoltò il suo ambasciatore
- Stamane di scena la Juventus
- La Juventus prova
- La centrale di Montalto sarà chiusa per due mesi
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- La tragedia della transessuale Richards
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Iniziato il processo per i «balletti verdi»
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Alberto Talegalli e due amici uccisi nell'auto che si schianta contro la spalletta d'un ponte
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy