Nel segno di Radice di Franco Badolato

Nel segno di Radice p Torino ha presentato Romano e Martina: un pupillo e un nemico dell'ex tecnico Nel segno di Radice U centrocampista: «Questa squadra può far bene anche in A» Il portiere: «Marchegiani avrà tutto il mio appoggio» TORINO. L'esperienza di Martina al servizio di Marchegiani, il tocco in più di Romano, reduce da uno scudetto e una Coppa Uefa in coppia con Maradona, per tornare subito in serie A. «Hanno gli stimoli giusti, saranno di esempio per i nostri giovani» ha commentato il dg granata Casasco presentando ieri pomeriggio nella sede del Toro i due nuovi acquisti. Romano prende in pratica il posto di Sabato, che ieri ha scelto Lecce per finire la carriera dopo essersi svincolato dal Toro. Per Martina si tratta di un ritorno inatteso, Romano può ben dire «scusate il ritardo». Il portiere finì la sua parentesi al Torino per via di alcuni dissidi con. Radice, oggi ci torna anche perché ritrova Fascetti con cui aveva lavorato nella Lazio. Il centrocampista era sempre stato un pallino di Radice che l'aveva avuto in forza al Milan e tentò varie volte di portarlo in granata. Poi venne il Napoli e non ci fu più speranza di vedere Romano al Toro. Proprio il Napoli ha dato però il via libera all'operazione. Molte società si erano messe in concorrenza con il Toro per avere Romano, ormai di troppo alla corte di Maradona. Moggi l'aveva promesso al Toro e così è stato. Casasco ringrazia il club partenopeo per la serietà dimostrata nella circostanza. Romano è contento: «La mia è una scelta di vita, così come a 23 anni divenne per me una scelta tecnica quella di passare dal Milan dopo una brutta esperienza in R alla Triestina. Torno in B dopo tre anni ad alti livelli con il Napoli, potrebbe sembrare un declassamento, non lo vedo così. Anche perché, da quanto ho capito dopo il primo colloquio telefonico con il presidente Borsano, questa squadra non parte da zero, ci sono idee ben precise. E' un Toro fatto apposta per far bene in serie B, è una squadra che sicuramente figurerebbe bene anche in A. Ma tutti noi vogliamo restare in B un solo anno, la conferma di Cravero e Muller è l'ulteriore dimostrazione della buone intenzioni della società in proposito». Romano non potrà nascondersi dietro un Maradona nel Torino. Dovrà essere lui il Maradona della squadra. La curva Maratona lo aspetta con ansia: «Conosco il calore della tifoseria granata, ma sia a Trieste come a Napoli mi sono sempre assunto le mie responsabilità. Ho 29 anni e non mi spaventa più nulla. L'unica cosa che potrà pesare è che siamo i favoriti. Credo però di aver imparato a Napoli negli ultimi tre anni cosa significa questo carico di responsabilità». Martina esordisce dicendo: «Vai a vedere com'è il calcio, torno proprio a Torino, a 36 anni». Meglio qui che a Genova (altra ex) o addirittura a Roma (con Radice!) deve aver pensato Martina. Il portiere ha già casa in città-e parte con il vantaggio di sapere che cosa vuole Fascetti. Marchegiani dovrà stare attento: «Sono a disposizione ma solo se Marchegiani si dimostrerà bravo quanto me gli lascerò via libera. Sappia però che se. giocherà lui avrà da me tutto l'appoggio possibile. Lui è il futuro, me ne rendo conto, io sono a fine carriera anche se non mi sento finito». Finito. Una parola che sa di incubo per Martina. Nell'autunno dell'86 gli fu riscontrata una calcificazione al piede sinistro. Dolori lancinanti e verdetti enigmatici. Non si sapeva che cosa avesse in quel piede. «Ho scoperto dopo — ammette ora Martina — che ho rischiato di perdere la gamba». Adesso è solo un brutto ricordo. Anche Romano deve scordare l'incidente dell'anno scorso. Stringendosi la mano, i due si sono detti che sarà facile farlo in questo Torino. Franco Badolato

Luoghi citati: Genova, Lazio, Lecce, Napoli, Roma, Torino, Trieste