«Socchi dovrà comportarsi come un ct»

«Sacchi dovrà comportarsi come un ct» Bearzot polemizza con il mercato troppo lungo e dà ragione alle scelte del Milan «Sacchi dovrà comportarsi come un ct» «Vicini non si lamenti, avrà gli azzurri per 40 giorni» MELANO. Enzo Bearzot ne ha per tutti. Per la Lega che consente alle società di cambiare i giocatori fino a ottobre a campionato già iniziato e per i giornali che pubblicando notizie azzardate disorientano i tifosi. Si arrabbia con quanti sostengono che la nazionale azzurra, non potendo contare sugli stranieri determinanti nelle squadre di club per vincere in Coppa, non farà molta strada nel prossimo mondiale. E con quelli che ripetono che il calcio italiano è diventato più cattivo. «Questo mercato che non finisce mai — dice il et campione del mondo —. Tranne le squadre che hanno dominato la scorsa stagione, e logicamente non avevano bisogno di rinforzi, le altre sono alla ricerca dell'assetto migliore e avranno tempo fino a metà ottobre e oltre per porvi rimedio con la scappatoia della risoluzione consensuale di contratto». Stigmatizza il comportamento dei giornali che hanno diffuso notizie avventate sull'ingaggio di grandi fuoriclasse: «Così si corre il rischio di creare facili illusioni nel pubblico, che potrebbe avere reazioni nei confronti delle società». Per quanto riguarda il Milan e i suoi ventisei titolari, Bearzot si dice d'accordo con le scelte di Berlusconi e Sacchi, basta che «tutti si convincano che 12 o 13 elementi non sono sufficienti per disputare le 50-60 partite che compongono una stagione. Ci sarà spazio per tutti. L'esperimento del club rossonero riecheggia quanto avviene da anni in nazionale in occasione dei campionati europei o mondiali, dove il et. deve gestire 22 giocatori, tutti grossi campioni e tutti desiderosi di giocare». «L'importante è fare capire a ciascuno che la sostituzione o il turno di riposo sono decisi per il loro bene, e che una volta rimessi in squadra possono fare una figura migliore. Certo non sarà facile per Sacchi gestire un gruppo cosi numeroso per le inevitabili pressioni dell'opinione pubblica. I giocatori, essendo più preparati di una volta, sono in grado di capire meglio queste situazioni». Bearzot lancia una frecciatina anche al suo successore in azzurro, Vicini: «Questa stagione che porta ai mondiali è lunga \ì stressante, ma Vicini non può lamentarsi perché avrà 40 giorni per recuperare gli azzurri. Ai miei tempi non ho mai avuto più di 20 giorni eppure eravamo freschi sia in Messico che in Spagna». Aggiunge Bearzot: «Inoltre non penso che su questa nazionale possa ripercuotersi negativamente la presenza in Italia di tanti stranieri. Questi c'erano già neli'80 eppure abbiamo vinto un mondiale dopo due anni. Forse qualche problema potrà averlo u et. che dovrà creare la nazionale del 1994, perché adesso molti settori sono riservati agli stranieri e difficilmente si troveranno giocatori validi per creare un'altra rappresentativa all'altezza dell'attuale, che ritengo molto forte e completa». Per il prossimo scudetto Bearzot pone sullo stesso piano Inter, Milan, Napoli e Samp che con l'acquisto di Katanec si è rinforzata ed è competitiva come le altre tre. Poi c'è la Juventus che se opererà bene in questi giorni può inserirsi nel gruppetto. «E smettiamola di lamentarci del gioco duro — conclude'— perché questa è sempre stata una caratteristica del nostro calcio. Una volta a Legnano presi tanti colpi che negli spogliatoi ero irriconoscibile». Nino Sorniani Enzo Bearzot. Eccolo nelle vesti di c. durante un allenamento, il giocatore è Tardetti

Luoghi citati: Italia, Legnano, Messico, Napoli, Spagna