Soia, ferruzzi al contrattacco

Soia, Ferruzzi al contrattacco Oggi i vertici di Chicago e quelli di Ravenna di fronte all'assemblea dei coltivatori Soia, Ferruzzi al contrattacco Il gruppo italiano spinge le quotazioni in Borsa WASHINGTON dal nostro corrispondente Secondo round — e potrebbe vincerlo l'azienda italiana — tra la Ferruzzi e la Borsa merci di Chicago. Ha scritto ieri il «Wall Street Journal» che Gardini sta comprando soia sia a pronto sia a termine sui mercati di agosto e di settembre, per arrivare a un altro confronto con il Board of Trade. Costretta a cedere i contratti acquisiti sui futures di luglio al ritmo del 20 per cento al giorno (le rivendite sono terminate ieri) la Ferruzzi sarebbe partita al contrattacco nella certezza di una rivalsa sulla direzione della Borsa. Di contro, stando alla televisione Cnn, il Board of Trade intenderebbe dimostrare che tra il novembre '87 e il maggio '89 Gardirà ammassò 45 milioni di bushels di soia, una quantità senza precedenti, e che in due soli mesi ne esportò 20 milioni, per monopolizzare il mercato e fare sabre i prezzi, realizzando guadagni strepitosi. L'azienda italiana, che continua a respingere le accuse e ha chiesto alla Borsa delle merci di Chicago il risarcimento danni, confida nell'appoggio di numerosi operatori del mercato, scioccati dagli eventi, e dei coltivatori american. Dicendo di «volere vedere chiaro nella vi cenda Ferruzzi», la commissione Agricoltura della Camera ha ieri chiamato a deporre il Board of Trade e il suo organo di con¬ trollo, la Commodity Futures Trading Commission. La Associazione dei produttori di semi di soia ha inoltre invitato il presidente del Board stesso, Karfel Mahlmann, a spiegare le misure contro Gardini al suo convegno annuale a Des Moines nello Iowa. Il suo leader, James Lee, ha dichiarato che «i coltivatori sono confusi e adirati», che «i sistemi di consegna si ritorcono a loro svantaggio» e che «il Board of Trade nasconde loro informazioni importanti». La Borsa merci di Chicago ri¬ schia di essere messa in difficoltà su due fronti. Il primo è quello internazionale. La sua condotta, ha detto il Commissario all'Agricoltura del Minnesota Jim Nichols, ha giovato ai massimi operatori Usa come la Cargill — che ha il quartiere generale proprio in quello Stato — contro gli operatori stranieri. Nichols ha chiesto addirittura un'inchiesta dell'Fbi sul Board of Trade, che non è nuovo a polemiche di questo genere. Il secondo fronte, che agli effetti delle autorità americane è più importante, è quello dei coltivatori locali, i quali si trovano emarginati dalle manovre di Borsa. Non a caso, la Associazione dei produttori di semi di soia ha invitato a Des Moines anche David Swanson, il direttore della Central Soia, che appartiene alla Ferruzzi, ed è la terza ditta Usa del settore. Il Board of Trade ha paragonato le operazioni dell'azienda italiana a quella dei discussi fratelli Hunt, che a cavallo dell'80 tentarono di monopolizzare il mercato dell'argento, per¬ dendo peraltro cifre colossali. Gardini ha respinto il paragone con indignazione. Roberto Michetta il rappresentante della Ferruzzi negli Usa, ha affermato che tutte le attività di acquisto dell'azienda hanno mirato e mirano «a soddisfare le necessità di triturazione e di esportazione della Central Soia». I fatti .stanno dando ragione a Cardini. La domanda di soia è altissima in tutto il mondo, l'Urss ha appena fatto una massiccia importazione dall'Argentina. Dopo il temporaneo crollo causato dalla chiusura delle contrattazioni imposta dalla Borsa merci di Chicago, i prezzi sono tornati a salire anche a causa della siccità nel Midwest, e la tendenza potrebbe accentuarsi le prossime settimane. > Sentendosi sotto accusa, la Cargill ha smentito di aver sottoposto a pressioni il Board of Trade in modo da poter compiere acquisti a prezzi ridotti sulla soia rimessa sul mercato dalla Ferruzzi. «I prezzi a pronto erano inferiori» ha sostenuto un portavoce. Michetti ha ribattuto che «tale affermazione è molto sorprendente». Il sospetto che ci sia stata connivenza tra la Cargill e la Borsa merci forse è infondato. Ma è certo che la Ferruzzi aveva previsto, l'esatto andamento del mercato, al rialzo, mentre la Cargill aveva fatto il calcolo opposto, sbagliando. Ennio Caretta