In hotel anche col cane di Francesco Grignetti

In hotel anche col cane Cadranno molti divieti: vacanze più facili per i padroni In hotel anche col cane Ma ogni anno duecentomila nuovi randagi: ormai sono un pericolo In molte regioni multato chi abbandona gli animali ROMA. Randagi in città, rinselvatichiti nelle campagne, schiacciati sulle strade. Un fenomeno, quello dei cani vaganti, che non accenna a diminuire. Troppa gente si disfa ancora del cucciolo di famiglia: un'abitudine che non si riesce a sradicare. Per venire incontro alle esigenze delle famiglie in vacanza, i Verdi hanno lanciato un appello assieme alla Federazione degli albergatori (Faiat) e all'Associazione dei camping (Faita): a partire da quest'estate, forse, i cani saranno ben accetti in molti hotel e campeggi da cui fino a ieri erano respinti. L'accresciuta sensibilità é dimostrata anche dal caso del veterinario «obiettore» della Usi di Teramo che ha chiesto di essere esonerato dall'abbattimento dei randagi per motivi «di ordine morale e professionale». Sul fenomeno dell'abbandono dei cani non ci sono dati certi. Si sa però che il problema è più grave nelle aree rurali: si calcola che ne vengano abbandonati 200 mila ogni anno. I canili dell'Emilia-Roma¬ gna sembra che ne uccidano 11 mila l'anno. In Abruzzo, il canile comunale di Teramo cattura ogni anno 1200 cani. Tanti quanti ne prendono gli accalappiacani di Roma. «Ma è ben differente la popolazione canina dei due Comuni» dice il veterinario Claudio Fantini, responsabile degli accalappiacani capitolini. Ma l'abbandono crea anche gravi problemi: tornati selvatici, i cani aggrediscono gli uomini e il bestiame, contendono il territorio di caccia ai predatori naturali. Ci sono amministrazioni (tra cui la Regione Lazio) che spendono 2 miliardi l'anno per risarcire gli allevatori. Quest'estate è partita la campagna informativa della Lega nazionale difesa del cane. In diverse Regioni, poi, sono in vigore leggi anti-abbandono: Abruzzo, Umbria, Toscana, Lazio, Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia, Liguria e Provincia autonoma di Bolzano hanno previsto forti multe per chi lascia il proprio cane e l'anagrafe canina per ricondurre infallibilmente ogni animale al suo padrone. All'esame della Camera c'è poi un disegno di legge dei Verdi, del socialista Fiandrotti e del comunista Tagliabue per tutelare meglio gli animali domestici e regolamentare il randagismo. L'anagrafe canina rende però necessario «marcare» in qualche modo l'animale, la medaglietta non è sufficiente. Su questo punto le opinioni divergono: c'è chi pensa al tatuaggio di un numero all'interno della coscia e chi invece vuole inserire sotto pelle un micro-chip. «Per fortuna assistiamo alla crescita del sentimento zoofilo — dice ancora il direttore del canile di Roma — in pochi anni sono cresciute vertiginosamente le adozioni di cani abbandonati. Qualche anno fa eravamo costretti a ucciderne la metà; oggi li affidiamo al novantacinque per cento. Mandiamo ai giornali l'elenco di cani "ospiti" e nel giro di qualche giorno vengono tutti adottati». Francesco Grignetti Il manifesto della campagna contro l'abbandono estivo dei cani; lo slogan è: «per molti cani le vacanze sono indimenticabili»

Persone citate: Claudio Fantini, Faita, Fiandrotti, Tagliabue