GIOVANI REGISTI

GIOVANI REGISTI GIOVANI REGISTI Cecilia vince in Olanda filmando i Bantu Nande LA giovane regista torinese Cecilia Pennacini ha vinto lo Student Film Festival, in occasione del Convegno Internazionale di Antropologia Visuale organizzato dall'Università di Amsterdam (21/25 giugno). Alla rassegna di documentari realizzati da studenti di antropologia americani ed europei ha presentato il film «Danze Nande». E'un riconoscimento prestigioso, che legittima un'attività cinematografica di ricerca nel campo dell'antropologia visuale. Capire una cultura diversa, registrarla e illustrarla con il linguaggio del cinema sono le ragioni che hanno portato Cecilia Pennacini in Africa, tra* i Bantu Nande della regione del Nord Kiwu nello Zaire orientale. I Nande sono un popolo di orticoltori che vive sulle montagne, in villaggi circondati dai bananeti e dalle coltivazioni, in condizioni diffìcili in mezzo a una natura che, nelle foreste, nasconde pericoli. Con danze, musiche e canti esprimono il proprio essere, raffigurano vita e cultura, l'amore e il senso del potere, la nascita e la morte. Così li descrive «Danze Nande», prodotto dalla cooperativa torinese «28 Dicembre», girato in 16 mm e riversato in videocassetta (disponibile presso la cooperativa, in via Fabro 6). L'antropologia visuale (potremmo dire videoantropologia) può avere un futuro importante perché «l'impiego dei mezzi audiovisivi — spiega Cecilia Pennacini — in antropologia è considerato indispensabile nello studio dei comportamenti non verbali: danza, gestualità, fenomeni di possessione, e in generale l'attività simbolica e artistica. Fumare può dare risultati più ricchi che non l'osservazione pura e semplice». Risultati che si ottengono, precisiamo, soltanto con una volontà non indifferente che, unita allo spirito d'avventura, ha permesso la realizzazione del documentario «Danze Nande», girato in un mese in condizioni pionieristiche, lavorando dall'alba al tramonto (Nande permettendo), e meritatamente premiato. Beppe Valperga

Persone citate: Beppe Valperga, Cecilia Pennacini

Luoghi citati: Africa, Olanda, Zaire