Sorpresa, Bugno risale
Sorpresa, Bugno risale Sorpresa, Bugno risale Sfida a tre sulla via di Parigi ALPE D'HUEZ. Nella grande giornata di Gerd Jan Theunisse, vincitore del tappone all'Alpe d'Huez con un'impresa al-, l'antica, Laurent Fignon è tornato in maglia gialla. E' quasi una staffetta con Greg LeMond, mentre Delgago fa la parte del terzo incomodo. E pensare che la maglia sarebbe già sua senza la famosa distrazione che lo fece arrivare in ritardo di 2'40" al prologo di Lussemburgo. E' una sceneggiata che non lascia intuire chi possa scrivere la parola fine, anche perché il comportamento dei suoi attori è talmente discontinuo, anzi contraddittorio, da capovolgere da un giorno all'altro situazioni che sembravano consolidate. Ricordate Fignon in difficoltà sulla salita di Briangon, in seguito agli attacchi di LeMond e di Mottet? Bene: ieri è stato lui ad attaccare e in difficoltà sono finiti gli altri due. LeMond ci ha rimesso la maglia gialla avendo pagato al traguardo VIS" di ritardo, Mottet è affondato. Per lui la corsa per la maglia gialla può considerarsi chiusa. La lotta, quindi, è circoscritta a tre. Oltre ai primi due, che si combattono a piccoli colpi, a disorientare chi cerca di capire che cosa riservi il domani, c'è Delgado il quale aveva annunciato la tattica di attaccare tutti i giorni per recuperare un po' alla volta il ritardo, anziché tentare l'impresa. Così ha fatto, ma i suoi attacchi non sono risultati per nulla impressionanti e perfino improduttivi. Il protagonista più limpido di questa giornata è stato Theunisse il quale, appena fiutata l'aria del Galibier, se n'è andato trascinando un gruppetto di battistrada. Tra gli altri, c'era anche l'italiano Franco Vona il quale è transitato al secondo posto andando poi in fuga per una decina di chilometri fino allo scollinamento del Col du Télégraphe, salita di quarta categoria. Lo sforzo compiuto però l'ha penalizzato immediatamente e infatti poco dopo è giunto l'annuncio del suo ritiro. In quell'istante Theunisse iniziava la galoppata solitaria. Una bella prestazione è stata fornita da Gianni Bugno, andato in fuga nel finale con Millar, Cornillet e Pino, e ripreso soltanto a metà salita, ovviamente sulla scia di Theunisse. In questo modo, l'italiano si è trovato nel gruppetto della maglia gialla molto vicino al traguardo, anche se poi ha pagato nel momento della massima bagarre. Nonostante il ritardo, è arrivato ottavo e in classifica è salito al dodicesimo posto, dal diciassettesimo in cui era sprofondato dopo la disastrosa cronometro di Orcières Merlette. Il Tour femminile sembra fatto con la carta carbone: prima la Longo, seconda la Canins anche nella tappa del Galibier. Il ritardo in classifica generale dell'italiana è ora di 7'04", come dire fine di qualsiasi emozione. Carlo Valeri
Luoghi citati: Lussemburgo, Parigi
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