Dubbi dei medici sulla salute dell'israeliano, salta raccordo Udinese-Standard

Il calcio scopre un odioso poblema MC ALL'EBBE® Il calcio scopre un odioso poblema • ORRIBILE storia delle scritte antisemitiche di Udine contro il calciatore israeliano Rosenthal non è purtroppo nuova nel mondo dello sport italiano. A Varese, qualche anno fa, sono stati addirittura processati, e condannati a pene, miti, nazi-deficienti di Varese, che avevano alzato cori, cartelli, scritte evocanti Auschwitz e mani a fare croci, quando giocarono i cestisti israeliani di Tel Aviv. Altri episodi vistosi non ricordiamo, ma uno basta a farci vergognare di tutti e di tutto. Per la storia mondiale dello sport, citiamo Monaco 1972, le paure di Mark Spitz, il più grande dei nuotatori, colpevole di essere ebreo. E comunque basta un episodio a farci ricordare che «il ventre della bestia immonda è ancora fecondo». Ma in questo momento, in Italia, il fatto di Udine assume un rilievo speciale, se si vuole — e si deve — inquadrare l'antisemitismo nel generale razzismo di cui si comincia a parlare molto in presenza di fatti inquietanti. L'antisemitismo è una sfaccettatura, quella storicamente più vistosa e ideologicamente meglio travestita, del razzismo, di cui in Italia si parlava come della Luna sino a vent'anni esatti fa. L'italiano probabilmente non è mai stato razzista i perché non ha mai avuto i i negri in casa. Adesso che li ha, e che altri gliene inventa il cosiddétto progresso,- ecco che anche l'italiano,, così aperto ed ecumenico e cordialone con tutti, ospita il verme, come tanti altri popoli. E lo sport è la sua cartina al tornasole. Bisogna vigilare, colpire. E reprimere: qui la prevenzione l'ha già fatta la storia, di più che si può fare? A meno di decidere che le scritte di Udine fanno parte di una perversa diabolica strumentalizzazione, per non fare ingaggiare un giocatore non gradito. Ma allora, anziché tirare un sospiro di sollievo, come pure si sarebbe tentati lì per lì di fare, bisogna raddoppiare l'inquietudine, intanto che si può ridurre un po' lo sdegno. Perché se dietro le scritte c'è un calcolo, è peggio ancora: il razzismo puro è imbecille, la strumentalizzazione del razzismo è lucidamente criminale. E a proposito: non sarà male cominciare a preoccuparci del neorazzismo calcistico, quello emerso dopo la tragedia luttuosa di S. Siro, fra Milano e Roma, quello che potrebbe nascere fra Bergamo e qualsiasi entità del Sud, dopo le affermazioni della lista etnica. Di regola è sempre troppo tardi, in faccende come queste. Ma muoversi è comunque questione di dignità, la battaglia è da combattere anche se si sa che verrà perduta. [g. p. o.]

Persone citate: Mark Spitz, Rosenthal, Udine

Luoghi citati: Bergamo, Italia, Milano, Monaco, Roma, Tel Aviv, Udine, Varese