Dietro la griffe spunta l'industria

Dietro la griffe spunta l'industria L'intesa più stretta tra Valentino e il Gft è il segnale di una profonda trasformazione del mercato delle firme Dietro la griffe spunta l'industria // «Mode in Italy» impegnato nella corsa della competizione internazionale Nell'88 il saldo attivo della bilancia commerciale è stato di 12 mila miliardi ROMA. Cambiano gli scenari per il «made in Italy», l'alta moda deve affrontare un mercato in cui la competizione è sempre più aspra, con nuovi protagonisti che si affacciano alla ribalta armati di aggressività e di ampie risorse finanziarie; gli stilisti, isoiati, rischiano di essere travólti. Di'fronte alle nuove sfide degli anni '90 i «signori della moda» avvertono la necessità di avvicinarsi alle imprese ricercando un assetto più stabile e completo tra questi due mondi complementari; alleanze di tipo di quelle stipulate tra i costruttori di «Formula 1» e i gr. ndi gruppi automobilistici. A Roma questi sono giorni di sfilate e di collezioni. E gli stilisti italiani, tra trionfi di tulle e chiffon, pensano a come meglio fronteggiare una sempre più agguerrita concorrenza estera che, anche con l'ausilio di sofisticate tecnologie, tenta di strappare la leadership dell'alta moda al nostro Paese. In ballo c'è un giro d'affari per migliaia di miliardi, ma soprattutto un prestigio finora indiscusso. Ed è questo il motivo che ha spinto lo stilista Valentino a nuove e più forti intese con il gruppo finanziario tessile di Torino (il Gft), uno dei tre più importanti gruppi. di settore italiani con un fatturato annuo di 1200 miliardi di lire. Un esempio di collaborazione tra alta moda e industria per gli anni '90 che probabilmente sarà presto seguito da altre «grandi firme». Il nuovo accordo tra Valentino e Gft, presentato ieri, prevede in sostanza un investimento diretto del gruppo torinese nel campo dell'alta moda, diretto alle manifestazioni ed al lancio delle collezioni. Il giro di affari della Gft con Valentino è di 270 miliardi, pari al 22 per cento del fatturato consolidato del gruppo. «L'industria dell'abbigliamento — osserva Marco Rivetti, presidente del Gft — è sempre più importante, ma rischia di diventare massificante per il consumo se non si torna a riprendere in mano l'alta moda , essenziale per la vita del siste¬ ma, come lo sono i ghiacciai permanenti per l'esistenza di una grande montagna». L'esperienza di questo accordo dimostra che «la creatività dello stilista e la creatività imprenditoriale non sono assolutamente antitetiche: l'interazione e lo scambio di esperienze hanno originato frutti positivi per entrambe le parti». E Giancarlo Giammetti, amministratore delegato del gruppo Valentino, aggiunge che l'alta moda oggi non è più «un'attività polverosa per poche donne molto ricche, ma segno di libertà, di creazione e soprattutto acquista coscienza quando viene diffusa all'industria». Sede privilegiata delle sfilate di Valentino diventerà palazzo Gabrielli a Roma.L'obiettivo finale è dunque quello di stimolare il rapporto tra industria e stilismo trasformandolo da cooperazione funzionale a vera e propria alleanza strutturale. Un'idea questa che si va sempre pm rafforzando in vista del mercato unico europeo. «Già negli anni passati — dice ancora Rivetti — la collaborazione con Valentino ha fatto scoprire al mondo dell'industria che l'innovazione non passa solo attraverso la tecnologia, ma anche, e forse soprattutto, attraverso la valorizzazione di elementi di flessibilità organizzativa che hanno molte affinità con la creatività e la fantasia. Gli stilisti dal canto loro hanno scoperto che la dimensione della riproducibilità industriale non comporta la morte della fantasia ma è una sfida affascinante». 13000 12000 11000 10000 9000 8000 7000 6000 5000 4000 ] 1 ITALIA -SPAGNA' •GRECIA —TUNISIA* 1 PORTOGALLO— -TURCHIA— -TAIWAN — -HONG KONG— J" COREA» 4Ì78 ^1.1,77 20 30 40 50 ■_ 12j67 I I I ORA DI LAVORO NEL TESSILE INDICE E VALORE ASSOLUTO IN $ 60 70 80 100 CONSUMO DI AB8ÌGUAIVEKTD IN ITALIA CONSUMI FINALI DI ABBIGLIAMENTO IX ITALIA PER GRANDI CATEGORIE DI PRODOTTO DATI IN MILIARDI DI LIRE E OUOTE PERCENTUALI RI

Persone citate: Gabrielli, Giancarlo Giammetti, Marco Rivetti