Esplode un DC 10: oltre 200 morti

Esplode un DC 10: oltre 200 morti L'aereo della United Airlines con a bordo 298 persone era diretto da Denver a Chicago Esplode un DC 10: oltre 200 morti Atterraggio d'emergenza tra le fiamme a Sioux City (lowa) WASHINGTON DALLA REDAZIONE Un DC IO della United Airlines con 298 persone a bordo è ieri esploso a Sioux City nello lowa mentre tentava un atterraggio di emergenza. Si ignora il numero esatto sia delle vittime sia dei sopravvissuti: questi ultimi sarebbero però un'ottantina circa. L'aereo trasportava 287 passeggeri e 11 membri dell'equipaggio. Miracolosamente, almeno una trentina di persone è riuscita a fu^ ire da sola dai rottami in fiamme, e un'altra trentina è stata portata in salvò dai soccorritori e ricoverata al Marion Health Center, una clinica vicina all'aeroporto. Tra di esse si trovano 12 ustionati gravi. Un contingente della guardia nazionale, là di base, a guidato i frenetici soccorsi. Il disastro è avvenuto alle 16 locali circa, le 23 italiane, dopo una serie di agghiaccianti co¬ municazioni tra il pilota e la torre di controllo. A quanto ricostruito dall'Ente dell'Aviazione Civile, il pilota, che proveniva da Denver ed era diretto a Chicago, ha dato un primo allarme quando uno dei tre motori si è spento e l'apparecchio ha perso quota di colpo. Con voce angosciata, ha poi riferito che i sistemi direzionali di bordo e i freni si erano paralizzati e che non riusciva a riattivarli. «Che Dio ci aiuti» ha detto il pilota «non posso più controllare l'aereo, sono costretto ad atterrare». Mentre accorrevano i pompieri e le autoambulanze il DC 10 è apparso all'orizzonte. Mike Richards, un giovane che si trovava all'aeroporto, ha raccontato di aver visto l'aereo avvicinarsi a bassa quota: «Ha evitato alcuni edifici, ha superato l'autostrada, ed è letteralmente caduto su un campo vicino alla pista. E' rimbalzato su se stesso, è ricaduto sulla pista, ed è esploso andando in pezzi». «L'ho visto trasformarsi in una palla di fuoco — ha proseguito il giovane — da cui, incredibilmente, sono uscite quasi subito parecchie persone che si sono dirette urlando alla nostra volta. I pompieri e le autoabulanze si sono gettati sul DC 10, che era un mare di fiamme». La torre di controllo ha riferito che inizialmente il pilota aveva pensato di atterrare sull'autostrada. «L'aereo era in grado di compiere una sola manovra, girare a destra», ha detto. E' probabile che il pilota sperasse di attutire l'impatto cadendo sul terreno soffice, ma l'Ente dell'Aviazione Civile non esclude che il DC 10 stesse già bruciando. L'equipaggio aveva notato che colonne di fumo si alzavano dal suo ventre, e alcuni pezzi del motore guasto erano caduti a terra. Stando alla torre di controllo, il bilancio della tragedia avrebbe potuto essere ancora più spaventoso. Tra il primo allarme e l'esplosione sembra che siano passati quasi venti minuti. I passeggeri erano consapevoli del pencolo: uno degli scampati avrebbe detto che «tutti pregavano, nessuno pensava che fosse possibile atterrare, all'ultimo minuto il pilota ha tentato una manovra correttiva ma l'aereo non gli ha risposto». Il motore guastatosi è il terzo, quello di coda, e la sua perdita sembra che abbia causato i guasti successivi ai sistemi direzionali e ai freni. Una parte dei sopravvissuti sarebbe stata letteralmente scagliata fuori dal DC 10 prima che le fiamme lo avvolgessero. L'Ente dell'Aviazione Civile ha aperto immediatamente un'inchiesta. Non si sa se tra i passeggeri vi fossero degli italiani, anche se pare che un gruppo idi stranieri si fosse imbarcato a Denver.

Persone citate: Mike Richards

Luoghi citati: Chicago, Denver, Sioux City, Washington