Alghe tossiche

Alghe tossiche Alghe tossiche Avvistate a Sud del Po è allarme a Rimini RIMIMI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Un dramma che si rinnova e si fa più'grave ogni giorno. L'Adriatico è coperto dalla mucillagine. Il mare ormai sembra una moquette giallastra. E' come se la spiaggia si prolungasse all'infinito. «E i fondali sono ancora peggio — dicono i sommozzatori di Ravenna, che ieri si sono immersi al largo —. Anche sott'acqua ci sono montagne di quella gelatina». Sull'Adriatico ora c'è un'altra spada di Damocle. Sono già state trovate tracce di alghe rosse, quelle tossiche, che scendono a sud dal delta del Po. E, come se non bastasse, in più tratti del mare si profila carenza di ossigeno. Sono i segni di una prossima eutrofizzazione, frutto delle piogge dei giorni scorsi. Secondo i ricercatori dell'Istituto di biologia marina di Fano e dell'Università di Trieste, potrebbe causare una colossale moria di pesci. . Intanto è scattato il primo divieto ufficiale di balneazione sulla Riviera romagnola. Riguarda un tratto di un chilometro di costa ravennate, a Nord delfiume Savio, nella zona del Lido di Classe. I rilevamenti dell'Usi di Ravenna hanno riscontrato una presenza di colibatteri fecali superiore alla media consentita dalla legge. Le alghe non c'entrano. Ci sono di mezzo gli scarichi civili e urbani trasportati in mare dalle violente piogge degli ultimi giorni. Nel resto della costa non c'è alcun divieto di balneazione, ma è come se ci fosse. Nessuno si tuffa, nessuno fa il bagno. «Mi piacerebbe di avere molti soldi per salvare il mare», ha scritto ieri un bambino in una cartolina diffusa dal Parco acquatico Atlantica di Cesenatico per raccogliere testimonianze d'amore verso l'Adriatico. Ma per il resto, soltanto lamentele. II presidente dell'Unione emiliano-romagnola degli albergatori, Luigi Montanari, valuta in una misura del 30-40 per cento il calo del movimento turistico a seguito dell'invasione delle alghe. Più o meno simile l'entità del danno subito dai commercianti: valutazioni negative destinate a confermarsi nel tempo, se non a peggiorare. Gianluigi Merloni, presidente degli albergatori di Cervia e Milano Marittima, mette in contò ora le mancate prenotazioni per agosto. A loro volta le segreterie regionali di Cgil, Cisl, UU avvertono che circa 25-30 mila addetti all'industria turistica e dell'indotto della Riviera romagnola rischiano il posto di lavoro. Sale il coro delle lamentele e delle rivendicazioni: in infuocate assemblee di operatori che si tengono lungo la costa è un tam-tam continuo di avvertimenti e minacce contro tutto e tutti. La più morbida annuncia una diffusa disobbedienza fiscale per i prossimi mesi. Oggi è giornata di mobilitazione generale in Emilia Romagna per iniziativa degli enti locali e dei sindacati, con l'adesione delle organizzazioni economiche. Cesenatico terrà nel pomeriggio la seduta del suo Consiglio comunale su una motonave circondata da pescherecci, mosconi, imbarcazioni d'ogni tipo. A Riccione sarà fatta salire in cielo una mongolfiera piena di messaggi di bambini per salvare il mare. Fermate di un quarto d'ora in tutti i luoghi di lavoro dell'intera Emilia Romagna. Staffette sulla spiaggia ferrarese con la partecipazione di Orlando Pizzolato, Laura Fogli, Salvatore Bettiol. Assemblee di cittadini e turisti a Rimini, Bellaria, Misano, Cattolica, Ravenna. Consigli comunali aperti in tutte le località della costa. È, in serata, dalle 21,30 alle 21,40 blackout delle luci di tutti gli esercizi pubblici, «per ribadire la rabbia — dice una nota — di commercianti, albergatori, artigiani davanti all'inerzia delle istituzioni». Di fatto le istituzioni locali fanno quello che possono. E' una rincorsa singolare, talvolta patetica dei Comuni a trovare soluzioni di pronto intervento che riescano a fronteggiare il tappeto della mucillagine e a salvare nei limiti del possibile la stagione turistica. Si piantano barriere tra le scogliere, scendono in mare tubi aspiranti, si creano «muri» d'aria che preservino almeno là fascia di balneazione. Il dramma dell'Adriatico propone anche una sua singolare controcronaca. Stasera, al Paradiso Club, una discoteca sulle colline di Rimini, festa all'insegna di «Ulisse nel paese delle alghe». E, per invito, un sacchetto pieno di alghe secche. Sabato a Ravenna, per iniziativa della locale Federazione giovanile repubblicana, «alga party» con la partecipazione di Vanna Marchi, secondo la quale le alghe fanno un gran bene alla salute. Silvano Cardellini

Persone citate: Bellaria, Gianluigi Merloni, Laura Fogli, Luigi Montanari, Orlando Pizzolato, Salvatore Bettiol, Silvano Cardellini, Vanna Marchi