Servizio civile solo 12 mesi

Servizio civile, solo 12 mesi La Córte Costituzionale: stesso impegno per militari e obiettori di coscienza Servizio civile, solo 12 mesi A giorni molti giovani torneranno a casa ROMA. Gli obiettori di coscienza potranno svolgere, almeno per ora, il servizio civile per la stessa durata di 12 mesi prevista per il servizio militare. Lo ha stabilito ieri la Corte Costituzionale riducendo di 8 mesi la durata del servizio alternativo, attualmente fissata in 20 mesi. La sentenza, che sarà redatta dal vicepresidente Giovanni Conso, interessa circa diecimila giovani obiettori, tra i quali molti Testimoni di Geova e valdesi, che stanno svolgendo il servizio civile presso tremila Comunità, enti locali ed enti privati di tutta Italia. Il verdetto della Consulta diverrà ufficiale solo nei prossimi giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Ma di fatto molti giovani obiettori che hanno già superato i 12 mesi di servizio civile potranno tornare a casa sin da oggi senza essere più perseguiti. L'Alta Corte, accogliendo le tesi del giudice istruttore di Rimini, della corte d'appello di Venezia e dei tribunali di Cagliari e Camerino, ha provvisoriamente equiparato la durata del servizio di leva con quello alternativo in attesa della riforma che dovrà essere al più presto varata dal Parlamento. Il disegno di legge approvato alcuni mesi fa in sede referente dalla commissione Difesa della Camera si è infatti arenato per la crisi di governo dopo che erano stati già votati alcuni articoli. La legge 772 del 15 dicembre '72 è stata dichiarata ora incostituzionale «perché in nessun caso una durata del servizio sostitutivo civile superiore di ben otto mesi a quello di leva può essere considerata "differenziazione ragionevole"». Tuttavia i giudici della Consulta — in linea con la riforma che prevede per gli obiettori una durata del servizio civile di complessivi 15 mesi, 3 in più del servizio di leva — hanno sottolineato che «l'unica giustificazione per una differenziazione, sostanzialmente contenuta e non irra¬ zionale, della durata del servizio sostitutivo civile potrebbe rinvenirsi in esigenze formative, rimesse comunque alla valutazione del Parlamento, cui spetta anche di porre finalmente riparo agli inconvenienti prodotti dall'ormai quasi ventennale protrarsi di una situazione transitoria dovuta alla mancata istituzione del servizio sostitutivo nazionale». A sollevare il «caso» davanti all'Alta Corte erano stati quattro obiettori processati per rifiuto del servizio civile perché si erano autoridotti di otto mesi là durata parificandola di loro iniziativa a quella del servizio di leva: Antonio De Filippis, un foggiano residente a Torino, che aveva abbandonato la Comunità «Papa Giovanni XXIII» di Rimini al compimento di un anno di servizio; il padovano Silverio Capuzzo, obiettore della Loc; il sardo Mariano Pusceddu;' il veneto Alessandro Scidà. Rischiavano una pesante pena, come dimostrano i 16 mesi di reclusione inflitti ad altri tre obiettori dai tribunali di Monza, Mantova e Torino. La sentenza della Consulta è stata commentata positivamente da deputati comunisti, demoproletari, radicali, Verdi e della sinistra indipendente, aderenti all'Associazione per la pace, che si erano da tempo schierati per la bocciatura dell'attuale normativa. Ieri alla Camera il deputato radicale Mauro Mellini ha intanto sollecitato l'immediata scarcerazione di alcune centinaia di obiettori reclusi nei penitenziari militari per aver rifiutato il servizio di leva per motivi di coscienza. Infatti, con un'altra sentenza emessa 48 ore fa, l'Alta Corte ha stabilito che questi giovani non potevano essere condannati da 2 a 4 anni di reclusione, ma ad una pena di gran lunga inferiore, da 6 mesi a 2 anni. Pierluigi Franz ALTRI SERVIZI A PAGINA 7

Persone citate: Antonio De Filippis, Capuzzo, Giovanni Conso, Giovanni Xxiii, Mariano Pusceddu, Mauro Mellini, Pierluigi Franz, Silverio, Verdi