«Qui la mala è inafferrabile»

«Qui la mala è inafferrabile» PUGLIA «Qui la mala è inafferrabile» FOGGIA, Droga, pizzi e taglieggiamenti, estorsioni con sanguinosi avvertimenti a imprenditori (tre in poco più di un anno), e poi truffe all'Alma, alla Cee, sportelli bancari che aprono a ritmi vertiginosi. E' la fotografia di una criminalità che sta per spiccare il salto verso l'organizzazione mafiosa e camorrista, quella fornita in questi giorni su Foggia e la sua provincia dalla Commissione antimafia. Un'anticipazione, poco più di una bozza, che i commissari dovranno discutere nelle prossime ore, densa di dati allarmanti: più di 6000 i tossicodipendenti sull'intero territorio provinciale e l'inquietante presenza di un centro di potere af- faristico-economico che, senza farsi sfiorare dalle indagini, riesce a controllare una larga fetta dell'economia locale. A due anni dalla sua prima visita, l'organismo presieduto dal senatore Chiaromonte, tornato a Foggia nel maggio scorso, ha trovato una situazione dell'ordine pubblico peggiorata, la,cui rilevanza e pericolosità—è ancora la bozza dell'Antimafia — vengono però minimizzate da alcune autorità locali. L'unico a protestare con coraggio è l'arcivescovo Giuseppe Casale, che giunse a mobilitare i fedeli contro la criminalità attraverso una lettera pastorale letta in tutte le chiese della diocesi.

Persone citate: Chiaromonte, Giuseppe Casale

Luoghi citati: Foggia, Puglia