lor anno zero

lor, anno zero Esce Marcinkus, ieri si è insediato il nuovo Consiglio lor, anno zero Nella banca vaticana dell'ex gruppo dirigènte resta solo il segretario La gestione è affidata a cinque esperti laici di diversa nazionalità CITTA' DEL VATICANO. Ieri mattina in Vaticano si è chiuso definitivamente il capitolo Marcinkus: per la prima volta si è riunito il nuovo consiglio di sovrintendenza dell'Istituto per le Opere di Religione, l'organismo di gestione della banca vaticana composto da cinque esperti di finanza laici. E' un vero e proprio consiglio di amministrazione, che nella nuova struttura sostituirà la figura del «presidente» così discussa durante gli ultimi dieci anni, dall'«affaire» Sindona allo scandalo Calvi-Ambrosiano. Una riunione di insediamento, quindi molto di forma e poco di sostanza; ma è bastata per nominare presidente e vicepresidente del consiglio, nelle persone rispettivamente del prof. Angelo Caloia, presidente del Mediocredito Lombardo, e di Philippe De Weck, ex presidente dell'Unione delle Banche Svizzere. Gli altri tre membri del consiglio sono l'avvocato statunitense Thomas Macioce, il banchiere tedesco Theodore Pietz- chek e lo spagnolo prof. José Sanchez Asiain, presidente del Banco Bilbao Vizcaya. Come era previsto, non sono stati nominati né il direttore né il vicedirettore dell'Istituto, che secondo il nuovo organigramma dovranno gestire concretamente gli affari della banca. Una nuova riunione del consiglio di sovrintendenza — nella prima settimana di ottobre — porterà probabilmente una ventata «operativa» nell'avvio della nuova gestione. Il consiglio ieri ha incontrato anche la Commissione cardinalizia che dovrà avere funzione di controllo sull'operato dello lor. Dei cinque membri, solo tre erano presenti: il segretario di Stato, card. Agostino Casaroli, il card. Martinez Somalo e il card. John O'Connor. Era presenta anche mons. Donato De Bonis, il «prelato non vescovo» che avrà il compito di seguire dall'interno la vita dell'Istituto. «Funge da segretario della Commissione cardinalizia — si legge nel documento che annunciava la riforma dello lor —, egli assiste alle sedute del consiglio di sovrintendenza e segue la vita dell'Istituto». Quando verrà reso noto il nuovo statuto della banca sarà possibile capire con maggiore chiarezza come funzioneranno i delicati meccanismi che sovrintendono ad affari per centinaia di miliardi, raccolti in grande maggioranza presso istituti e Ordini religiosi che hanno il proprio deposito nel torrione di Niccolò V, dentro la Città del Vaticano. Scompare quasi per intero il vecchio organigramma: mons. Paul Marcinkus avrà adesso solo l'incarico di pro-presidente della Città del Vaticano (presidente è il card. Baggio), mentre sono state cancellate oltre alla sua carica anche quelle di «delegato» e di ragioniere capo, ricoperte da Luigi Mennini e da Pellegrino De Strobel. Della vecchia guardia solo mons. De Bonis, da 19 anni segretario dello lor, è stato salvato e riciclato in un compito di rilievo nella nuova gestione. Marco Tosarti

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Città Del Vaticano