Il prete ucciso si sentiva minacciato

Il prete ucciso si sentiva minacciato NUOVA MINA PER IL POtfP ■■— Il prete ucciso si sentiva minacciato VARSAVIA. Padre Sylwester Zych, il sacerdote polacco di 39 anni vicino all'opposizione trovato morto in circostanze sospette nei giorni scorsi sulla costa baltica, temeva da tempo di essere assassinato da guanti volevano fargli pagare l'uccisione del poliziotto ai cui assassini aveva dato rifugio. E' quanto risulta dal suo «testamento spirituale», reso nòto ieri in occasione dei funerali a Kobylka, nonché da testimonianze di persone amiche, cui avrebbe confidato in prigione di avere ricevuto minacce: «Anche se esci, non la passerai liscia». Sul corpo di Padre Zych sono state rinvenute numerose tracce di iniezioni, la frattura di una costola e dello sterno, abrasioni sulla testa, sul volto e intorno alla bocca. Nel sangue della vittima inoltre è stata inoltre trovata una grande quantità di alcool. Nel corso della Messa funebre, il vescovo di Varsavia Zbigniew Kraszewski ha denunciato il servizio televisivo dei giorni scorsi definendolo «diffamatorio» nei confronti di Zych che, ha detto, «non avrebbe di certo scambiato il suo sacerdozio per una bottiglia di vodka». Alle esequie, numerosi gli striscioni con la scritta «Proteggiamo i nostri preti dalle mani assassine dei comunisti» e «Lasciate vivere i nostri preti». (Ansa]

Persone citate: Nuova Mina, Padre Sylwester, Zbigniew Kraszewski

Luoghi citati: Varsavia