Assoluzione per Sereno Freato

Processo Petroli Pene più miti per gli imputati Assoluzione per Sereno Freato Processo Petroli Pene più miti per gli imputati TORINO. Condanne ridotte al processo d'appello per i cento imputati (nel giudizio di primo grado erano 156) dello scandalo dei petroli e tredici assoluzioni in più; ma conferma delle responsabilità attribuite ai complici del colossale contrabbando che tra il '74 e il '78 costò allo Stato 400 miliardi di imposte evase. Questo il verdetto letto ieri alle 13 nell'aula della terza corte d'appello dal presidente Camillo Boccia in un'aula gremita di legali, assenti i grandi protagonisti dello scandalo: l'ex comandante della Guardia di Finanza Raffaele Giudice e l'ex capo di Stato Maggiore Donato Loprete, l'ex capo dell'Utif di Torino Egidio De Nile. Unico petroliere presente in aula, Bruno Musselli (difeso dagli avvocati Lozzi e Forchino), che ha beneficiato di uno sconto pena di 6 anni di carcere. E' stato condannato a complessivi 9 anni di carcere; ma, tenuto conto delle tre condanne riportate (a Torino, Brescia e Milano), avrebbe dovuto scontarne quasi sedici. Assoluzione quasi completa per Sereno Freato, il più stretto collaboratore di Aldo Moro: formula ampia dal falso e dalla corruzione e per insufficienza di prove dal contrabbando (in primo grado, insufficienza di prove per gli altri reati, prescrizione per il contrabbando). Sensibile miglioramento anche per la posizione del generale Loprete. I giudici dell'appello hanno riconosciuto la tesi dei difensori Liliana Longhetto e Dean: l'estradizione dàlia Spagna (dove era stato arrestato) era stata concessa ma non per i reati finanziari. Cinque anni e mezzo sugli 8 anni di carcere inflittigli in primo grado non sono eseguibili: ti Avendo già scontato 3 anni e 4 mesi tra carcere e custodia, cautelare, e avendo diritto a un anno e mezzo di condono, Loprete risulta in pratica aver saldato il suo conto con la giustizia. Riduzione da 12 a 9 anni di reclusione anche per il petroliere Mario Milani, catturato ed estradato dalla Svizzera dopo una latitanza durata cinque anni. Ma a Milani la Corte ha inflitto la multa più salata: 370 milioni. Assolto l'avvocato ed ex ufficiale della Finanza Angelo Vaccaio (difeso dall'avvocato Macrì), che in primo grado era stato condannato a 4 anni di reclusione; prescrizione per amnistia per Pier Isidoro Aceto, ex capogruppo de al Comune di Torino e per Giulio Lo Muto (difeso dall'avvocato Galasso), de, ex segretario del ministro delle Finanze on. Colomo; assolto per non aver commesso il fatto Fon. de Danilo De Cocci (all'epoca sottosegretario al ministero del Lavoro) nei confronti del quale in primo grado era stato contestato il millantato credito (caduto in predizione). Claudio Cerasuoio

Luoghi citati: Brescia, Comune Di Torino, Milano, Spagna, Svizzera, Torino