«Chiedo un'epurazione del Kgb»

«Chiedo un'epurazione del Kgb» GLASNOST E CONTROSPIONAGGIO «Chiedo un'epurazione del Kgb» Ripulire alla svelta il Kgb, per chiudere con un passato ossessionato dalla caccia al dissidente, elevare la professionalità dell'organico e garantire il rispetto della legge da parte dei suoi funzionari. E' la proposta dèi colonnello in pensione Karpovich, che prestò servizio presso il Kgb -a partire dal 1955, contenuta in un articolo pubblicato sul settimanale politico-satirico «Ogoniok», punta di diamante della «glasnost» gorbacioviana. Karpovich suggerisce la necessità di far luce su quelli che definisce «i buchi neri» della storia del Kgb, risalendo fino all'attività della Ceka, la polizia politica istituita nel 1917, l'anno della rivoluzione d'ottobre. «Questi buchi neri sono in relazione con la tragedia del nostro popolo», scrive il colonnello, il quale fornisce anche una dettagliata lista dei più illustri obiettivi del controspionaggio sovietico. Nessuno degli intellettuali dissidenti degli Anni 70 ne è escluso: vi compaiono nomi quali Solzenicyn, Sakharov, Ginzburg, Josef Brodsky. Rievocando gli anni trascorsi al Kgb, Karpovich aggiunge: «Ero immerso fino al collo nell'ideologia. Davamo quasi continuamente la caccia ai nemici dello Stato soviètico». Un nemico identificato di volta in volta, spiega il colonnello, con i dissidenti, i nazionalisti borghesi, i refusnik, i sionisti, i tartari della Crimea. L'autore condanna infine con parole di fuoco «un'altra vergogna internazionale: l'internamento psichiatrico di gente normale». [Agi-Ap]

Persone citate: Ginzburg, Josef Brodsky, Sakharov, Solzenicyn

Luoghi citati: Crimea