Senna rintuzza l'attacco Ferrari di Cristiano Chiavegato
Senna rintuzza l'attacco Ferrari Nelle prove di Silverstone il brasiliano supera per un soffio Mansell e Berger Senna rintuzza l'attacco Ferrari // cambio fa soffrire la McLaren SILVERSTONE DAL NOSTRO INVIATO Stavolta San Ayrton Senna ha salvato la McLaren da un attacco diretto della Ferrari. Il brasiliano, con un giro da manuale nel veloce circuito di Silverstone, ha rintuzzato i tentativi di Nigel Mansell e Gerhard Berger (secondo e terzo) di agguantare subito la pole position nel primo turno di qualificazione del Gran Premio d'Inghilterra. «E ho alzato un po' il piede alla curva Woodcote perché c'erano delle bandiere gialle a segnalare la Tyrrell di Alesi che si era girata» ha detto il brasiliano, autore dell'ennesima sùperprestazione (l'09"124, media km/h 248,931). Come per giustificarsi di avere inflitto alle «rosse» di Maranello un distacco di appena 364 millesimi. Senna ha ottenuto il miglior tempo al suo primo giro utilizzando la vettura dotata del nuovo cambio trasversale. Il suo compagno di squadra Alain prost ha conseguito soltanto il quinto posto, proprio perché la seconda e la terza marcia entravano male, èrano durissime da inserire. A dire il vero, nelle prove libere della mattinata sia il sudamericano che il francese avevano patito altri guai legati all'innovazione tecnica (pare che un serbatoio dell'olio, sistemato in un'altra posizione, non funzionasse a dovere), dando l'impressione di essere battutili. Ma poi, come si è detto, ci ha pensato San Senna. Ora la McLaren dovrà decidere se portare il cambio trasversale in gara domani (e oggi nelle ultime prove). La modifica offre dei vantaggi aerodinamici, con il fondo e la parte terminale della vettura più «pulito» ma c'è l'incognita dell'affidabilità. Comunque, la squadra di Ron Dennis potrebbe permettersi il rischio, visto il vantaggio che ha in classifica. La Ferrari ha confermato i recenti progressi. .Nessun problema d'affidabilità, distacchi sempre più ridotti dalle McLaren. Per la prima volta, almeno per il momento, una «rossa», quella di Mansell, è in prima fila, anche se manca ancora un turno di qualificazione, quello odierno. L'inglese ha détto di avere guidato al limite, ma che il bilanciamento della sua monoposto è migliorabile. L'austriaco, invece, ha ammesso di avere fatto un errore alla chicane e ha spiegato di essere stato rallentato da De Cesaris in uno dei suoi giri migliori. Berger, ormai protetto, dal nuovo contratto McLaren, non è stato tenero nei confronti di Mansell. L'inglese si era detto fiducioso per la gara. «La Ferrari può vincere» aveva proclamato Mansell. «E' tutta la stagione — ha replicato Gerhard — che Nigel dice queste cose, ma si illude. La verità è una sola: qui nessuno vince se le McLaren non si fermano». Alle spalle della Ferrari, mol¬ to vicino a Berger (1 centesimo) c'è Patrese con la Williams, poi il suddetto, Prosi; e via via Gugelmin, Boutsen, Capelli e Nannini. La sorpresa è arrivata da Pier Luigi Martini con la Minardi. Il romagnolo con un piede fasciato (per una leggera infrazione procuratasi tuffandosi in piscina a Montecarlo) ha fatto registrare il decimo tempo, davanti alla Lotus di Piquet. Bene anche Larini (14°), in ribasso la Brabham di Modena, in difficoltà la Scuderia Italia che non è riuscita a prequalificare Caffi e si trova con De Cesaris costretto a recuperare oggi per non finire fuori gara. Al di fuori delle prove, due gli argomenti di giornata, Ancora mistero sul pilota che sostituirà Berger (si fanno i soliti nomi con Larini in pole position) e una «sparata» del vecchio James Hunt. Il campione del mondo 1976 sulla rivista Autosport ha espresso giudizi caustici sui colleghi in attività. E' divertente riportarne alcuni. Piquet: non è mai diventato adulto, farebbe meglio a smettere. Senna: è molto concentrato, ma può sbagliare sotto pressione. Uno strano individuo. Nannini: sorride molto, usa poco il cervello e ha un futuro limitato. De Cesaris: è un imbarazzo per questo sport. Arnoux: una peste in pista. E così via. Attendiamo ora le polemiche risposte. Cristiano Chiavegato Mansell. L'inglese è ottimista
Luoghi citati: Inghilterra, Maranello, Modena, Montecarlo, Silverstone
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