Borsa ancora di fuoco di Ugo Bertone

Borsa ancora di fuoco Luglio ha chiuso in bellezza con cinque ore di scambi frenetici Borsa ancora di fuoco Bankitalia vigila sulla liquidità MILANO. Il marciapiede di Piazza Affari si riempie di gente stremata alle tre e mezza abbondanti del pomeriggio. E' questo un altro, convincente segnale della ripresa del mercato. La Borsa chiude il luglio della rinascita con una di quelle sedute memorabili, dopo più di cinque ore di scambi su Fiat, Generali, Olivetti e Montedison tornate a dominare il palcoscenico del listino. Una sorta di presa della Bastiglia finanziaria, insomma, chiusa con un rialzo dello 0,55% a quota, secondo l'indice Comit, 677,16. In un mese il rialzo è stato superiore al 5 per cento. Un ottimo risultato per l'ultima giornata del ciclo, afflitto tra 1 altro da una forte componente speculativa che si è manifestata in una lunga seduta dei riporti. Né sipuò parlare di esagerazioni: Piazza Affari ha proceduto a mo' di montagne russe, con un picco massimo dello 0,8% a mezzogiorno, una frenata nell'ora successiva e un robusto ritorno nella fase finale. Insomma, di fronte all'afflusso dei realizzi si è sempre visto un rientro copioso degli acquisti, anche dalla periferia. E adesso, tutti attendono con ansia il responso di lunedì: la partenza del ciclo di agosto potrà dar la misura di questa calda estate della finanza, avviata a ripetere le fiammate che, di Ferragosto, hanno segnato più volte negli anni ottanta i destini della Borsa italiana. Nemmeno la stretta praticata nei fatti dalla Banca d'Italia scuote l'ottimismo del mercato: i riporti sono rimasti inalterati e, almeno per ora, il caro denaro non frena la corsa di Piazza Affari, sospinta da fattori positivi in arrivo dall'estero ove, da Wall Street alla City, regna di nuovo il segno del Toro. Eppure, il messaggio lanciato da via Nazionale parla chiaro: ieri è stata effettuata un'operazione di drenaggio di capitali (pronti contro termine per un importo di 3 mila miliardi) di grandi dimensioni. E' la quarta effettuata nella prima metà di luglio e, fatto nuovo, sono state integralmente accolte le offerte presentate al tasso massimo del 12,10%. Dall'inizio del mese gli uomini di Ciampi hanno prelevato liquidità per 8750 miliardi. In sostanza, Bankitalia è decisa a tener sotto controllo gli impieghi e a punire ogni eccesso di speculazione finanziaria. Ma questo è largamente scontato dalla Borsa. Il rialzo di questi giorni, si predica dal fronte degli ottimisti, nasce da ragioni diverse dall'abbondanza di liquidità: la fiducia nella situazione politica, dopo due mesi di crisi dell'esecutivo; gli stimoli dall'estero, ove la forza della lira viene giudicata sufficiente per favorire una corrente di acquisti robusta; l'evolversi, soprattutto, di varie si¬ tuazioni societarie. Dalle banche alle assicurazioni, dai grandi gruppi industriali alle poche situazioni di crisi in via di evoluzione l'elenco delle possibili operazioni di questa estate è quasi sterminato: di qui la convinzione che le occasioni di manovra per il mercato siano notevoli, al di là di possibili raffreddamenti della congiuntura dei tassi. Il caso Olivetti, con l'esito favorevole delle trattative tra At&T e De Benedetti, appare così solo come il primo segnale di un pianeta societario pronto a riprendere la corsa verso il '93. Molta attenzione c'è per la vicenda Comit e i suoi riflessi sul fronte delle Generali, ieri trattate al nuovo massimo dell'anno a quota 45.200 lire (+1,14%) E il risveglio del leone triestino assume un peso rilevante per tutti i valori assicurativi, a giudicare dal balzo delle Ras ( + 4,39) e dalla risposta del mercato verso la Toro ( + 3,47) e la prospettiva della quotazione delle ordinarie Unipoi (+2,39). Sotto i riflettori c'è sempre Raul Gardini. Mentre il gruppo Ferruzzi si batte negli Usa contro il Board dì Chicago, gli operatori stanno studiando le basi del classamento della holding Enimont a settembre. In attesa di imo dei grandi appuntamenti finanziari dell'anno, gli uomini di Foro Buonaparte stanno lavorando per il classamento di pacchetti di Montedison e di Ferfìn (occorre esaurire il magazzino titoli in mano a Montedison). Un'operazione a vasto raggio che coinvolge i possibili acquirenti esteri delle azioni del gruppo. Infine, regina incontrastata del ciclo di luglio, c'è la Fiat. Il titolo ordinario chiude il mese a quota 11.459 con una variazione dello 0,33%, un risultato difeso nelle ultime battute del dopolistino. E ilrilancio della Fiat ha avuto notevoli riflessi su tutta la scuderia del 'gruppo: ancora in crescita l'Ifil (+1,74), alla vigilia dell'acquisizione di una delle perle agroalimentàri italiane, la Galbani, sopravanzate però dall'Unicem in ascesa di tre punti abbondanti e dall'Ifi privilegiata ( +2,30% con una chiusura a 22.250 lire). E se si scende sul terreno dei titoli a minor circolazione, c'è da registrare il caso di alcuni rinvìi per eccesso di rialzo: Zucchi risparmio, Boero ( + 7,25 mentre si infittiscono nuove voci su un partner estero per la società ligure), la Rotondi ( + 6,45), il risveglio della Pierrei (+4,43) e della Dataconsyst (+4,23). Tra tante note al rialzo c'è da registrare il rinvio per ribasso della Amef risparmio, in stretta relazione con le trattative tra i maggiori soci della finanziaria di controllo della Mondadori (anche questo titolo ha registrato un calo dell' 1,90%). Ormai,in casa Amef è giunta l'ora delle sistemazioni tecniche e c'è da mettere ordine sul fronte del troppo comprato. Ma è poca cosa in una giornata che, frenate di Ciampi permettendo, ha dato la sua indicazione: agosto, almeno all'iniI zio, sarà tutto al rialzo. Ugo Bertone Franco Piga, presidente della Consob

Persone citate: Boero, Buonaparte, Ciampi, De Benedetti, Franco Piga, Galbani, Olivetti, Raul Gardini

Luoghi citati: Chicago, Milano, Usa