McLaren 32 miliardi a Berger di Cristiano Chiavegato

McLaren, 32 miliardi a Berger FORMULA 1 Alla vigilia del G. P. di Gran Bretagna l'annuncio ufficiale del trasferimento McLaren, 32 miliardi a Berger L'austriaco. «Ho scelto un team vincente» SILVERSTONE DAL NOSTRO INVIATO «Volevo nuove motivazioni, stimoli diversi. Dalla Ferrari ho ricevuto molto, sono diventato famoso, ho avuto la fortuna di conoscere Enzo Ferrari. Momenti belli, indimenticabili. E sono sicuro che la scuderia di Maranello tornerà al vertice. Ma ci vorrà un po' di tempo: un anno, probabilmente due. Io ho fretta. Voglio vincere il mondiale, ho firmato per la squadra che negli ultimi anni ha avuto più successi. Questo al di là di tutto, dei soldi, delle simpatie, e anche della presenza nel mio futuro team di Senna, oggi il pilota più forte». Così Gerhard Berger, dopo l'annuncio ufficiale diramato ieri dalla McLaren, ha spiegato in Inghilterra il suo passaggio. Aggiunge: «Un po' di sfortuna mi ha privato di buoni risultati. Ma me ne andrò da amico, spero, senza sbattere la porta. E posso assicurare che fino alla fine del campionato sarò un pilota Ferrari e proverò a vincere con la Ferrari». Il Cavallino, comunque, ha già battuto la McLaren per 1-0, almeno della guerra dei comunicati. La Ferrari aveva fatto sapere mercoledì alle 18,30 che Berger avrebbe lasciato la scuderia a fine anno. Ieri mattina alle 11 la replica del team inglese: «La Honda Marlboro McLaren annuncia che il pilota austriaco Gerhard Berger sarà il partner del campione mondiale in carica Ayrton Senna nella stagione 1990». Una conferma ufficiale a quanto si sapeva. Poi Ron Dennis, direttore generale della McLaren, ha detto: «Noi siamo felici che Gerhard si sia aggregato alla nostra squadra. La sua presenza rafforza la nostra strategia di avere sempre due piloti in grado di vincere il mondiale. Honda e McLaren desiderano, è chiaro, continuare con la politica di fornire a entrambi i corridori lo stesso materiale e supporto tecnico». L'ingaggio di Berger deve essere costato parecchio, in tutti i sensi, anche se è vero che la McLaren ha sempre puntato su top-drivers. Intanto Ayrton Senna. Come ha accettato il brasiliano un compagno di squadra così scomodo? Sereno e un po' fatalista, ha affermato: «Berger? Uno vale l'altro. In Formula 1 tutti vogliono vincere. Meglio un bravo pilota che uno scassamacchine. Io e Gherard abbiamo più o meno la stessa età e lo stesso carattere. In ogni caso è differente da Prost». E non ha aggiunto altro. Forse voleva dire che uno peggio del francese non poteva arrivare. Il passaggio di Berger alla McLaren non ha emozionato l'ambiente della Formula 1. In compenso c'è chi invidia l'austriaco: pare sia riuscito a spuntare 7 milioni di dollari all'anno per 3 anni, circa 32 miliardi e che ha ottenuto un mare di regalie. Sicuramente Berger, un buon pilota, anzi ottimo, ha saputo conquistare il cuore dei duri giapponesi. «Se lo hanno preso — ha dichiarato senza mezzi termini Nigel Mansell, per nul- la preoccupato — vuol dire che gli piace, che è di loro gradimento e che almeno all'inizio non faranno differenze fra lui e Senna. Io ho preferito stare alla Ferrari e spero di avere compiuto la scelta giusta». E oggi si scende in pista per le prove del Gran Premio di Gran Bretagna. Mansell appare sca- tenato. La McLaren monterà il nuovo cambio trasversale e sulla Tyrrell ci sarà nuovamente il francese Jean Alesi. Alboreto, ancora una volta, è rimasto a piedi. Dalmas, sulla seconda Ags, sostituirà Winkelhock, licenziato dal team. Cristiano Chiavegato rasferimento ger nte» Senna. Ayrton non ha paura Berger. L'austriaco tenta la sorte

Luoghi citati: Gran Bretagna, Inghilterra, Maranello