«Schediamo i club del tifo »

«Schediamo i club del tifo» La Lega per ora «cancella» il Cagliari dalla serie B «Schediamo i club del tifo» MILANO. Risolto il caso Verona («Abbiamo venduto tutta la squadra» ha commentato il suo presidente Chiampan) sarà probabilmente il Cagliari ad essere indicato con una «X» nel sorteggio dei calendari di A e B in programma martedì 18 luglio al Foro Italico con la solita scenografia ed il presidente Coni di turno. La società sarda, neo promossa fra i cadetti, non ha ancora i requisiti economici ritenuti indispensabili dalla commissione di controllo federale: «Almeno sino al 31 marzo — ha commentato il presidente Nizzola — perché successivamente ci sono stati movimenti migliorativi. Il nostro augurio è che il Cagliari possa farcela. La società ha tempo sino al 17 luglio per mettersi a posto e dopo può sempre fare ricorso al Consiglio federale che si riunirà appositamente come avvenne, un anno fa, per l'Avellino». Nizzola aveva appena presieduto il Consiglio di Lega che ha fissato per martedì prossimo l'elaborazione dei calendari delle serie e A e B e definito un importante accordo nel piano anti-violenza. «In pratica — ha continuato Nizzola — la Lega ha richiesto in via ufficiale a tutte le società l'elenco dei club dei tifosi riconosciuti. A nostra volta chiederemo a questi club l'elenco completo degli iscritti, nome, cognome e indirizzo. Forniremo questo materiale alla Federcalcio. Si è appurato che in di- versi casi i responsioni di incidenti fanno parte appunto degli iscritti ai club». Si è parlato anche di televisione, dei diritti acquisiti dalla Fininvest per la trasmissione delle gare di tre società italiane impegnate all'estero (Milan, Napoli e Atalanta) che rischiano la concomitanza'con quelle gestite dalla Rai-tv. Ih precedenza Galliani, vice presidente della Lega e amministratore delegato del Milan, aveva contestato il «monopolio dell'ente di Stato, il boicottaggio nei nostri confronti. Se questa è la logica della Rai, potremmo rispondere a nostra volta in modo duro. Devono capire che è giunto il momento di una suddivisione del calciò televisivo, non possono essere soltanto loro i padroni. Il bello è che quando la Rai compera qualcosa, allora è un diritto; se lo facciamo noi della Fininvest viene definito uno scippo. Oggi ci sarà da firmare il contrattò con la Rai, vedremo, c'è tempo sino al 13 settembre. Una cosa è certa: le società sono con noi, grazie a Berlusconi il canone venne portato da 3 a 30 miliardi e poi a 60». Luciano Nizzola ha preso atto degli accordi della Fininvest precisando però che oggi, nell'incontro con la Rai, ci sarà la firma «in quanto anche il Milan, come le altre società italiane impegnate l'anno scorso nelle competizioni Uefa, aveva assunto formalmente l'impegno del rinnovo in caso di nuova qualificazione. La Fininvest fa' concorrenza alla Rai? Mi sembra che sia una questione di mercato. Naturalmente dovranno essere rispettati i regolamenti Uefa e nostri, per le trasmissioni è necessario il nullaosta e dovranno essere subordinate alla tutela degli interessi delle gare trasmesse dalla Rai». Poi Michele Tigani ha fornito le cifre ufficiali che verranno riconosciute alle 7 società impegnate nelle Coppe. Comprendono anche varie indennità. Coppa dei campioni (per ogni società): 4 miliardi e 726 milioni; Coppa delle Coppe 3 miliardi e 804 milioni; Coppa Uefa: 3 miliardi e 550 milioni. ' Nino Sorniani La Fininvest di Berlusconi fa discutere

Persone citate: Berlusconi, Chiampan, Galliani, Luciano Nizzola, Michele Tigani, Nizzola

Luoghi citati: Milano, Napoli, Verona