Atene le nozze dello scandalo

Atene, le nozze dello scandalo Papandreu e Dimitra si sono sposati in una chiesetta di un sobborgo «in» Atene, le nozze dello scandalo Inquisito un ex sottosegretario socialista ATENE NOSTRO SERVIZIO Un lungo abito di raso bianco, allungato con lieve drappeggio sul dietro, come un accenno allo strascico che non c'è. Le spalle e le braccia ricoperte da un bolerino dello stesso colore, impreziosito da ricami d'oro nei quali luccicano paillettes e perline. Trucco e acconciatura meno aggressivi del solito, coronati da un piccolo diadema di fiori d'arancio. In quest'apparenza assai semplice, ma al tempo stesso fedele alla tradizione che nei matrimoni greci esige i candori del giglio, la trentacinquenne Dimitra Liani ha percorso ieri sera alle 20,15 in punto la scalinata marmorea di «Panaghia Elefterotria», la chiesa dedicata alla Madonna Liberatrice, un piccolo santuario di Politìa, uno dei sobborghi residenziali più «in» delle colline a Nord di Atene. Al suo braccio era Andreas Papandreu, sorridente e dallo sguardo un po' trasognato. L'ex premier pareva tuttavia solle¬ vato ed in via di ripresa dall'ultima crisi cardiaca e renale che all'indomani delle recenti elezioni aveva persino fatto temere per la sua vita. Sebbene la convalescenza non sia stata completata, i suoi collaboratori hanno fatto sapere che lo stesso leader aveva insistito a non più rimandare questo matrimonio tanto sospirato, già due volte slittato nel corso dell'ultimo mese, da quando cioè il divorzio dalla ex moglie era diventato esecutivo. Così, mezz'ora dopo, è diventato legittimo il rapporto sentimentale più chiacchierato dalla stampa mondiale nel corso di un intero anno in cui la vita pubblica in Grecia si è srotolata fra scandali, colpi di scena e storie di passione. Il «servo di Dio Andrea» e la «serva di Dio Dimitra», secondo il rituale della Chiesa greca, hanno risposto di sì all'archimandrita ortodosso che, dopo aver benedetto gli anelli nuziali, ha trascinato gli sposi nel tradizionale «ballo di Isaia», tre volte il giro del tavolo cerimoniale sistemato din¬ nanzi all'altare. Si è conclusa così una vicenda che al leader socialista greco forse non è costato eccessivamente in termini elettorali, ma certamente ha intaccato non poco il suo prestigio internazionale. Andreas e Dimitra sono entrambi al loro terzo matrimonio. Si conobbero nel 1983, nel periodo in cui «Mimi» fu inserita fra gli assistenti di volo dell'aereo presidenziale. Ma la simpatia tra il primo ministro e la hostess sbocciarono soltanto tre anni dopo, in occasione di alcune interviste che la Liani ottenne per una trasmissione televisiva che le era stata assegnata, guarda caso, da una raccomandazione di Margaret Papandreu. La coppia aveva deciso di celebrare questo matrimonio in stretta intimità, soprattutto dopo la sconfitta elettorale e i guai di salute dell'ex premier. Gli invitati erano infatti una cinquantina, parenti e fedelissimi del partito avvisati con una semplice telefonata, così come quella ventina di giorna¬ listi di cui non si era potuto proprio fare a meno. Fuori dalla chiesa non c'era il solito apparato che aveva accompagnato gli spostamenti di Papandreu quand'era primo ministro. La polizia aveva disposto tuttavia un discreto cordone di sorveglianza per tenere a bada i nutriti gruppi di sostenitori che non hanno mancato di far ala nelle strade vicine e di inscenare piccole manifestazioni di tripudio. «Na zissete», lunga vita a voi, gridavano al piccolo corteo che dopo la carimonia si è diretto in automobile verso la Villa di Ekali, residenza dei due sposi. Nessun viaggio di nozze in vista, dunque, nonostante le voci della vigilia. Papandreu finirà la convalescenza a casa e, forse fra una decina di giorni, si recherà a Lagonissì, a 40 chilometri da Atene, per riposare in riva al mare. E proprio ieri il Parlamento ha deciso di aprire un'inchiesta su un ex sottosegretario socialista, coinvolto nello «scandalo del mais». Minas Minassian

Persone citate: Andreas Papandreu, Dimitra Liani, Liani, Margaret Papandreu, Minas, Minassian, Papandreu

Luoghi citati: Atene, Grecia