Ricchi e poveri insieme a Parigi

Ricchi e poveri insieme a Parigi Nella kermesse del Bicentenario i 7 Grandi e i leader del Terzo mondo Ricchi e poveri insieme a Parigi Due problemi: debiti ed ecologia PARICI DAL NfQSTRO CORRISPONDENTE La «foto di famiglia» è senza precedenti. Trentaquattro capi di Stato e di governo sono fianco a fianco. Almeno nel primo grande rito di questo Bicentenario della rivoluzione, Francois Mitterrand è riuscito nel suo disegno: avvicinare i Sette Grandi agli «altri». Hussein Mohammad Ershad, il presidente di uno dei Paesi più poveri del mondo, il Bangla Desh, è alla sinistra di George Bush. E Subito accanto c'è Corazon Aquino, presidente delle Filippine. Vicino a Mitterrand, che è alla destra del presidente degli Stati Uniti, c'è l'africano Felix Houphouet-Boigny. Gli europei sono subito dietro: De Mita, Kohl, la Thatcher. Sui lastroni di marmo chiaro del Trocadero, di fronte alla Tour Eiffel, c'è il Nord e il Sud del pianeta, ci sono i ricchi e i poveri per una volta insieme. L'immagine, fissata da centinaia di fotografi, è già stata superata da altri fasti del «Bicentenaire», dai pranzi di lavoro, dalla serata di gala all'Opera- Bastille, ma resterà come uno dei simboli delle quattro giornate di festeggiamenti e di politica che si sono appena aperte: Il simbolo del «doppio livello» dell'appuntamento parigino: un summit dei Paesi più industrializzati che si svòlge a contatto di buona parte dèi leader del resto del mondo. Da oggi pomeriggio, alle 16,30 in punto i Sette Grandi discuteranno tra loro per definire il documento che concluderà, domenica 16, il vertice. Ma la presenza degli «altri», che Mitterrand ha invitato per le celebrazioni dei duecento anni della rivoluzione, ha creato un clima particolare e continuerà a farsi sentire. Anche perché i temi della quindicesima riunione annuale del «Club dei Sette» s'intrecciano direttamente ai problemi dei Paesi sottosviluppati e a quelli in via di sviluppo. Il debito del cosiddetto Terzo Mondo e l'ecologia sono i più urgenti: l'ossatura del summit. Sul debito, in particolare, si annuncia un confronto tra la posizione di Bush e quella di Mitterrand. Il presidente francese vorrebbe superare il piano del Segretario al Tesoro americano, Brady, che punta alla riduzione del debito attraverso, negoziati con il Fondo monetario e le banche private. Per il capo dell'Eliseo, un «compito attivo» spetterebbe anche ai governi dei Paesi ricchi che dovrebbero creare un «fondo di garanzia» alimentato con proprie risorse. In più, Mitterrand vorrebbe estendere i vantaggi della riduzione del debito a tutti i Paesi intermedi: quelli che sono «troppo ricchi per essere considerati poveri e troppo poveri per essere considerati ricchi». E' una posizione che lascia molto freddi non soltanto gli americani. Anche tedeschi e inglesi hanno già fatto filtrare il loro scetticismo accompagnato dalle preoccupazioni per gli effetti inflazionistici che potrebbe avere la realizzazione dell'ipotesi-Mitterrand. Sull'altro grande tema del summit — l'impegno per la difesa dell'ambiente — c'è più accordo. Anzi, gran parte del comunicato finale sarà dedicata all'ecologia. Ma anche qui c'è uno scoglio ancora da appianare. L'idea caldeggiata da Francia, Italia, Canada e Germania di costituire una specie di «agenzia ecologica internazionale» non è condivisa da Stati Uniti e Inghilterra che ne criticano il rischio di «burocratizzazione». Certo, nel summit saranno affrontati anche i rapporti con i Pae,si dell'Est e con l'Urss di Gorbaciov, il «Grande Assente» di queste giornate. E il capitolo Cina, dopo il massacro della piazza Tienanmen. Ma il confronto centrale è quello NordSud alimentato dalle «presenze» che Mitterrand ha creato a Parigi. E proprio quattro Paesi del Sud hanno preso la prima iniziativa politica: India, Egitto, Venezuela e Senegal hanno proposto di organizzare un vero incontro tra i ricchi e i poveri del pianeta. I presidenti Bajiv Gandhi, Hosni Mubarak, Andres Perez e Abdu Diouf hanno firmato una dichiarazione comune in cui sostengono che «è arrivato il momento di avviare un processo di consultazioni regolari Nord-Sud». Un altro tema sul tavolo dei Grandi. Enrico Singer ANNO 123. N. 157 " V E N E R D /' 14 LUGLIO 19 8 9 ^WS^i z. 1000 TOTAI^SMMwn 1 5^«i?re^1P^^J^£i¥^^T/S^ f^.L^^'S^IlPS ?D°^N«A.,?,EnCn^- ^'i^f/1 ?T-'Fm UWDIA FMK 7; FRANCIA FR. 9; 'GERMANIA D M..2.30; 'GRECIA DR. 200; *INGH!L- TA RIQORE TARIFFA IN PARENTESI. OCCASIONAtl 600.000 (720.000); COMMERCIAU 560.000 (672.000); EUETTORALE 700.000 ™TA^™A^LZ3^ TERRA P. 60; LUS3EMBURG0 FL. 42; *N0RVEGW Kfl. 12; 'OLANDA FL 2,70; *PORTOGA1XO ESC. 200' "SPAGNA PTS 175' (840 0001' RICERCHE PERSONALS ILVENERD!' 600 000 (720 000)' F1NANZ1ARI LEGAL! 600 000 f720 000) NECROLOGI9500 LA TED DAILY IN TURtN ITALY. £ USA 500 YEARLY. SEND ADDRESS CHANGES TO LA STAMPA11 -03 46TH AVENUE. UC NY 11101. *SUIDAFRIKARD.3.B0: "SVE2ASKR. 11; SV1ZZERA FRS. 2: SWZERATraNOn^.8oT^^ P«^(FAM^