I giudici a Sica: «Non ci fanno lavorare»

I giudici a Sica: «Non ci fanno lavorare» POLEMICA A LOCRI I giudici a Sica: «Non ci fanno lavorare» LOCRI. E' ancora polemica tra i giudici di Locri e i magistrati di Varese che indagano sul rapimento di Angelo Andrea Cortellezzi. Lunedì il procuratore della città calabrese Rocco Lombardo si era sfogato con i giornalisti: «Siamo stati informati dalla mafia. Certo, a indagare sul sequestro sono i giudici di Varese, la competenza è loro. Ma almeno una comunicazione, una telefonata...». Le proteste sono continuate anche ieri. «Non riusciamo a lavorare in queste condizioni.— dicono alla Procura calabrese —. Non possiamo cercare un rapito se non sappiamo nemmeno che ci sia. Eppure già dal 7 giugno scorso ai familiari di Cortellezzi era giunta una lettera dei rapitori, imbucata con molta probabilità a Locri. E' inspiegabile che a noi non sia arrivata nessuna notizia, prima che l'ufficio postale ricevesse la busta con l'orecchio tagliato». Sorpreso e irritato è rimasto anche il commissario per la lotta alla mafia, Domenico Sica, che ha chiesto chiarimenti sulla vicenda, sui ruoli e sulle competenze delle varie autorità inquirenti e soprattutto sulla sua funzione di coordinatore. Ieri i giudici calabresi hanno ribadito a Sica la loro protesta: con una serie di telefonate hanno espresso perplessità sulla vicenda e si sono lamentati delle difficoltà nelle quali sono costretti ad operare. Ir. cri.]

Persone citate: Andrea Cortellezzi, Cortellezzi, Domenico Sica, Rocco Lombardo, Sica

Luoghi citati: Locri, Varese