Lamberti, recordman e benefattore di Gianni Romeo

Lamberti, recordman e benefattore nuoto m Il bresciano chiude i campionati assoluti migliorando (8'03"85) il limite degli 800 di Battistelli Lamberti, recordman e benefattore Sfruttando la sua scia, il toscano Bensi vince i 1500 in 15'19"92, quarto tempo mondiale della stagione L'azzurro rinuncia ad un facile successo sui 100 si, lasciando il titolo a Trevisan e Ciucci, giunti a pari merito GENOVA DAL NOSTRO INVIATO L'ultima giornata degli Assoluti di nuoto ha avuto un benefattore, Giorgio Lamberti, e alcuni beneficati. Il benefattore ha cominciato rinunciando ai 100 si, dove domenica aveva ottenuto il primato italiano con 50"41 nella prima frazione della staffetta. Avrebbe vinto a mani basse, come si suol dire. Così questi 100 si che in teoria non erano a disposizione di nessuno sono andati addirittura a due giovanotti. Hanno vinto a pari merito, spaccando il centesimo, Trevisan e Ciucci, con un modesto 51 "79; il fatto che in tempi non lontani questi due praticassero i 400 e i 1500, come terreno delle loro sfide, e si siano improvvisati sprinter di giornata, fa capire quale benedizione del cielo sia loro caduta addosso. Anche in relazione al fatto che Glena si è fatto regolarmente eliminare in batteria. Castagnetti, il tecnico suo (e di Lamberti) assicura che agli Europei andrà fortissimo. Lamberti, per beneficare se stesso, ha fatto poi un altro grosso favore. Si è iscritto ai 1500 col dichiarato proposito di tentare il limite italiano degli 800, che Battistelli deteneva dai Mondiali di Madrid '86. E c'è riuscito, con buon passo nei primi 400 metri (3'57"99), poi principi di asfissia nella secon¬ da metà gara (4'05"86), per un totale di 8'03"85 che migliora decisamente il record di Battistelli (8'06"12), ottenuto però in condizioni ben diverse: non in un tentativo isolato, bensì di passaggio nella gara mondiale. Bravo Lamberti comunque, che in ventiquattr'ore sa conquistare il primato dei 100 e quello degli 800. Segno che sprint e resistenza formano un bel cocktail nel giovanotto di Brescia. Segno anche, però, che l'ostinazione dei suoi consiglieri nel creargli diversivi evitando i programmi normali maschera forse qualche residuo dubbio sulla sua tenuta psicologica. Bravo Lamberti si diceva, e benefattore. Perché lanciando la gara ha trascinato con sé un ragazzone di Firenze che non chiedeva altro: Massimiliano Bensì, che ha sfruttato la scia ed ha proseguito bene fino ai 1500, fra le urla di sostegno del pubblico e il quasi svenimento della mamma. Fino ad approdare in un eccellente 15'19"92, secondo tempo mai nuotato in Italia dopo il record di Battistelli (15'14"80), sufficiente a fargli guadagnare il passaporto per Bonn. Sarebbe però ingrato nei confronti di questo mezzofondista di vent'anni liquidarlo come un beneficato di Lamberti. Certo, ha avuto un bel riferimento per metà gara. Ma la beneficienza se l'era fatta da solo, anzi con l'allenatore Borracci, fin dall' autunno scoreo. Finite le magistrali, ha potuto cominciare a nuotare due volte al giorno con razioni abbondanti di vasche. Eccolo dunque, dopo il 1988 chiuso con un 15'45", vincere i Primaverili, poi scendere a 15'37" nella Coppa Latina. Ora un altro balzo, oltre 25" di guadagno rispetto al suo record di un anno fa, un balzo che lo colloca al quarto posto nella graduatoria mondiale stagionale. Saprà non pagare agli Europei questa improvvisa crescita, che certo qualcosa gli è costata? Borracci, il tecnico, dice che la stagione della verità sarà il 1990. Ma non dispera per il futuro più prossimo. Assoluti chiusi dunque di lunedì per evitar le code del rientro. Chiusi con puntuali successi di Silvia Perei (l'ottavo, nei 100 si), Manuela Melchiorri (il quarto, negli 800), Roberta Felotti (il secondo, nei 200 misti) e Bibi Battistelli (il terzo, nei 200 misti). I soliti noti. Gianni Romeo

Luoghi citati: Brescia, Firenze, Genova, Italia, Latina, Madrid