Mansell, re dei sorpassi di Cristiano Chiavegato

Mansell, re dei sorpassi In FI Maranello migliora e, dopo Le Castellet, punta verso l'Inghilterra con più fiducia Mansell, re dei sorpassi E ha guidato con il collo dolorante LE CASTELLET DAL NOSTRO INVIATO Un giorno di sosta e la Ferrari domani partirà per Silverstone, senza passare da Maranello. I camion con le monoposto e una parte dei meccanici viaggeranno direttamente dal circuito «Paul Ricard» verso l'Inghilterra dove venerdì è in programma l'ottava prova del campionato mondiale di Formula 1, cioè il giro di boa della stagione che prevede sedici gare. Insieme con gli uomini della scuderia modenese viaggia anche un carico di speranza. La politica dei piccoli passi adottata da Cesare Fiorio sta dando i suoi frutti, sotto l'occhio attento del presidente Fusaro che ha preso particolarmente a cuore la vicenda delle corse e segue da vicino tutti gli sviluppi. Il secondo posto ottenuto da Nigel Mansell nel Gran Premio di Francia alle spalle di un Alain Prost più caricato che mai (grazie anche alla battuta d'arresto di Senna) e davanti a Patrese, è statò un piccolo premio per il lavoro svolto dalla scuderia modenese. L'inseguimento dai box che il pilota inglese ha condotto a termine in maniera brillante con il solito cuore da leone (Mansell nell'incidente provocato da Gugelmin ha anche riportato una distorsione al collo e dovrà stare tre giorni a riposo) merita alcune considerazioni. Prima di tutto la McLaren: è sempre il team da battere, il migliore, ma presenta qualche segno di crisi: in sette corse cinque volte non ha raccolto punti per incidenti e guasti. Il vantaggio tecnologico della squadra inglese è sempre rilevante ma sembra ridursi di corsa in corsa, e non solo nei confronti della Ferrari che rimane sempre potenzialmente la rivale più temibile. Sta crescendo la Williams-Renault e la Benetton-Ford e la March-Judd potrebbero diventare pericolose nei prossimi appuntamenti. Tornando al Gran Premio di Francia, è da rilevare come Mansell, dopo aver subito un distacco di 59" da Prost, abbia compiuto 12 sorpassi in azione nel suo disperato inseguimento sino al 22° giro, quando è stato costretto a cambiare le gomme deteriorate dalle frenate al limite. E altri sei li ha eseguiti nella seconda parte della gara. Il tutto con una vettura—regolata per Gerhard Berger — che non disponeva dei nuovi ammortizzatori. Questi, che avevano dato parecchi vantaggi, erano montati sulla monoposto addentata. La Ferrari in poco tempo è riuscita ad alleggerire il peso della vettura di una decina di chili e altri tre dovrebbero essere recuperati a Silverstone per avvicinarsi ragionevolmente al limite minimo del regolamento (500 kg). In Inghilterra i motori più leggeri e potenti usati solo in prova il sabato a Le Castellet dovrebbero servire per tutte le qualificazioni, mentre l'ultima versione del propulsore sarà utilizzata presumibilmente nella corea successiva di Hockenheim. Diciamo che il Gran Premio di Germania dovrebbe essere il punto d'arrivo del programma di miglioramenti a breve termine. Intanto però si continua a lavorare sui materiali, ad esempio sui condotti dell'olio del cambio che hanno ancora dato problemi nell'ultimo weekend e causato il ritiro di Berger. Non appéna i fornitori saranno pronti, ne verrà usato un tipo speciale in leghe di altissima resistenza. Tutto questo sul piano tecnico. Su quello umano, Silverstone potrebbe essere la tappa d'arrivo per Berger. L'austriaco dovrebbe dire entro domenica se intende restare o andarsene (alla McLaren, come sembra certo). Pare però che l'austriaco sia in procinto di comunicare la decisione ma non la destinazione. Fiorio, in ogni caso, sta lavorando sulle «2-3 opzioni» che la Ferrari intende pereeguire. Rimane fermo l'obiettivo Nicola Larini, ma la solita radio-box parla di un aumento delle quotazioni per Ivan Capelli. Ma il milanese ha dei legami complicati con la sua squadra giapponese (Leyton House) e non gli sarà tanto facile, in caso di un accordo, liberarsene. Cristiano Chiavegato Mansell cuor di leone. L'inglese ha compiute 12 pepassi per arrivare 2°