Bigon a Napoli spinto dalla moglie

Bigon a Napoli spinto dalla moglie E' meglio rischiare per lo scudetto, così la consorte lo ha convinto a lasciare Cesena Bigon a Napoli spinto dalla moglie «Maradona? Leggo certe frasi e all'indomani la smentita...» NAPOLI. «I tifosi stiano tranquilli. A Napoli non sono venuto per riscaldare la panchina. Ho letto dell'ombra di Bilardo, della possibilità di un ritorno di Bianchi. Contano i fatti. Voglio vincere, come la squadra e i tifosi. E quando vengono i risultati...». Alberto Bigon dimostra subito di avere idee chiare. Replica con garbo alle domande più insidiose. Sa che l'eredità di Bianchi è pesante, ma non se ne cruccia. Ha fatto sua un'idea della moglie: «Alberto, rischi a Cesena di lottare un altro anno per la salvezza — ha osservato la signora Valeria —, tanto vale rischiare a Napoli, dove ci saranno mille difficoltà, ma almeno rischi per lo scudetto». Puntuale, elegante quanto abbronzato, sul suo volto neanche una goccia di sudore nonostante l'afa, il calore delle lampade durante la conferenza, la tensione per le prime domande. Ha risposto su tutto. Da Bian¬ chi, che ha ringraziato per le belle parole di elogio, a Bilardo. Dagli acquisti che impensieriscono Maradona, alle possibilità di rinnovo tattico. Dalla sua inesperienza alla curiosità di incontrare Dieguito. Prima di lui ha parlato Feriamo. Poche parole per presentare Bigon («La scelta migliore che potessimo fare»), poi un accenno a Bianchi («L'abbiamo cambiato perché il tecnico ha parlato di ciclo chiuso e noi ci limiteremo a rispettare il contratto»). Il presidente ha anche commentato la campagna acquisti del Napoli, limitatasi agli arrivi di Mauro e Baroni: «Il Napoli era già forte. Andava solo leggermente rinforzato». Poi nel giro di 5' ripete ben dodici volte la parola «serenità»: «Al Napoli non occorrono altri giocatori ma solo tanta serenità». Al momento è questo il massimo traguardo per il clan azzurro. E prima di cedere la parola a Bigon, Ferlaino ha ribadito che «Maradona non è in vendita». Ed ecco Bigon. Ferlaino non condivide il pessimismo di Maradona, che parla di terzo o quarto posto per la prossima stagione. E lei? «So le difficoltà che mi attendono, non ho paura. Di natura non sono un tipo allegro, ma in campo mi trasformo. Lì mi diverto. Ora sono ansioso di conoscere Maradona, di sentire da lui se son vere certe cose. Il giorno dopo leggo sempre la smentita...». Sorride poco ma sa essere amico dei calciatori: «Ho imparato da Rocco. Cercherò di entrare in questo gruppo che ha vinto tanto, e di far sì che i risultati continuino ad arrivare». Lei inesperto contro una banda di volponi. «Chi dice che sono inesperto? Forse come allenatore, ma i miei anni da calciatore di un grande club mi hanno insegnato tantissimo. Metterò a frutto quelle indica¬ zioni. Sono tranquillo». Insomma Bigon accetta la sfida. Contro i rivali, contro chi pronostica un suo naufragio nel burrascoso mare di Napoli: «A Cesena dovevo badare a difen dermi. Ora con questo Napoli potrò imporre il nostro gioco. E' un Napoli molto forte. Non in feriore alle migliori del campionato. Sarà una stagione stressante ma basteranno 19 uomini per far fronte ai vari impegni. Io punto a vincere il campionato anche se l'avventura euro pea in Uefa mi affascina». Per il resto, Bigon dice no alla cessione di Crippa, è d'accordo col club all'ostracismo verso Bagni, cercherà di trovare la posizione ideale per De Napoli e farà effettuare gli allenamenti di mattina e pomeriggio. Inizie ranno così le dolenti note con Maradona? E subito Moggi invita a non provocare. Vittorio Raio Alberto Big on. Il rischio gli piace

Luoghi citati: Cesena, Napoli