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E SUBITO E' DISGELO dalla pmtA apagina E SUBITO E' DISGELO Occhetto. Per quel che riguarda ambedue, quasi tutta la nuova stagione si giocherà nel modo in cui sarà da loro impostata di qui all'autunno. Il segretario del psi dovrà optare tra il farsi coinvolgere, e forse travolgere, dalla de nella grande abbuffata del post demitismo o cercare da subito d'essere l'anello di raccordo con la sinistra, politica e sindacale, che è fuori dal governo. Il leader del pei dovrà scegliere se cercare in Andreotti quel che in lui già cercò Berlinguer negli Anni Settanta, una sponda discreta per mettere fuori gioco i socialisti, o approfittare dell'occasione — una de che si propone al Paese con il volto più antico e moderato — per varare definitivamente una politica di rassemblement a sinistra. Ovviamente le scelte di Craxi dipendono in buona misura da quelle di Occhetto e viceversa. Ma dipendono anche da quelle di Andreotti. Il quale si presenta sulla scena come l'uomo che, a differenza di De Mita, non cercherà di interferire nei rapporti a sinistra. Purché lo lascino durare e governare, forse tollererà anche che tra socialisti e comunisti si mettano gradualmente le basi per trasformare quello che ha definito un harem in uno schieramento in grado, un giorno, di provare a mandare la de all'opposizione. Qualche segnale di disgelo a sinistra (per esempio in materia di rifórma istituzionale) già si intravvede. Ma troppe volte in questo decennio si sono subito ricomposti i ghiacciai. Così come sembra anche che Andreotti rinunci in partenza a strizzar l'occhio ad Occhetto. I tre (quattro se vogliamo aggiungere anche Forlani) sanno che in questa fase devono tenersi ben distinti gli uni dagli altri e ^rompere i giochi dei partiti tra..sversali creatisi nell'età demitiana. 'Che, se dovessero riaddentrarsi in quella giungla, gli equilibri di oggi, ^l in apparenza abbastanza stabili, già m autunno sarebbero in fran Humi. i Paolo Mieli