ALLA ROCCA6

ALLA ROCCA6 ALLA ROCCA6 Dodici mobili da usare di moderni designers OBILI da usare, non oggetti d'arte, i dodici _ prototipi della collezione in mostra alla galleria «Rocca 6». Il design del mobile si addolcisce, perde di aggressività. E' originale, non eccentrico. Una gruccia con una gamba di donna che sporge ironicamente da un lato, come dallo spacco di un vestito: è l'appendiabiti del progettista giapponese Tornita Kiichiro, forse il pezzo più originale. Tutti gli oggetti della collezione, curata da Pier Carlo Bontempi e Arturo Reboldi, sono stati pensati per essere meno ingombranti e il più funzionali possibile grazie a meccanismi, parti estraibili e a scomparsa, elementi inseriti uno dentro l'altro. Niente poliuretano, lamiere o plastica, ma acero, noce, faggio. Dopo l'ubriacatura di materiali artificiali siamo tornati a un materiale classico, più comprensibile». E che si inserisce anche senza difficoltà in qualsiasi ambiente e con qualsiasi stile della propria casa. Non occorre avere un arredamento stile navicella spaziale per portarsi a casa «Boa», la creazione di Alessandro Mendini: un tavolino cilindrico in pero e legno laccato che si alza e si abbassa facendolo ruotare. Costa poco più di un milione. «I prezzi non sono esorbitanti», dice Rosa Sandrctto. Dalle 440 mila lire di «Giacomo», il portavaso in faggio laccato bianco di Aldo C ih io, ai due milioni e 454 mila lire di «Psiche», la specchiera di Bruno Minardi. Mobili da usare e da toccare: i visitatori possono spalancare sportelli, aprire cassetti, ruotare tavolini, scoprire i meccanismi segreti senza timore. Silvia Mao» Mobili di servizio, galleria Rocca6, via della Rocca 22, fino al 15 luglio, orario 10-12,30 e 15,30-19,30; chiuso domenica e lunedi mattina. «Boa» diAlessandro Mendini

Persone citate: Aldo C, Alessandro Mendini, Arturo Reboldi, Bruno Minardi, Mendini, Pier Carlo Bontempi, Rosa Sandrctto, Silvia Mao