NOTE FUORI PORTA

NOTE FUORI PORTA NOTE FUORI PORTA Guida ai concerti dell'estate in provincia LA calura estiva induce i torinesi a lasciare la città per cercare la frescura fuori porta. La musica si adegua e li insegue. Ecco dunque le cosiddette piazze minori mettersi in competizione. Fino a pochi anni fa il massimo era accaparrarsi un'orchestruola folk di media tacca, con la cantante che dal look mozzafiato; ora si va in cerca del pianista rinomato, del quartetto giovane ma formato da vincitori di concorso, dello spettacolo non troppo impegnativo ma con protagonisti illustri che abbiano voglia di divertire e di divertirsi. In questo periodo si mettono in evidenza varie località che propongono musica importante. Cominciamo da San Maurizio Canavese, dove l'Associazione Amici di San Maurizio pensa di valorizzare la bella Chiesa Vecchia del Cimitero con una serie di concerti. L'iniziativa si realizza grazie alla collaborazione della Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo. Più nessuno ignora ormai di che cosa si tratti: un istituto che riceve il diretto appoggio della Comunità europea e che vanta la frequentazione, in veste di docenti, di illustri artisti. Basti citare il nome di Sergiu Celibidache. I ragazzi della scuola sono stati diretti, come ognuno ricorderà, addirittura da Carlo Maria Giulini in una serata all'Auditorium. Ebbene, alcuni di quei giovani sono stati appunto chiamati a esibirsi a San Maurizio il 24 giugno e il 10 luglio e ora saranno protagonisti del concerto in programma sabato 8 luglio alle 21. Il programma prevede il «Di¬ vertimento (Mit dem "Chorale St. Antoni") Hob. II n. 46b» di Haydn, il «Quintetto op. 67 n. 2» di Danzi, le «Trois pièces brèves» di Ibert, la suite «La Cheminée du Roi René op. 205» di Milhaud e «Kleine Kammermusik per cinque.strumenti a fiato» di Hindemith. Sempre sabato 8 luglio si fa buona musica anche a Meana di Susa. Qui è attivo un gruppo che promuove da anni una rassegna che si chiama «Il Giglio»: rassegna di giovani di valore, destinati a grandi successi. Questa è la quinta edizione, che vede proposto un programma di concerti in cui si valorizzano capolavori a volte dimenticati e a volte non ancora abbastanza conosciuti, raccolti non soltanto da repertori del passato e contemporanei. L'appuntamento di sabato (alle 21 nella Chiesa Evangelica Battista come tutti gli altri) è con l'arpista Fernanda Serravalli Ferraris. Si tratta di un'allieva di Gabriella Bosio al Conservatorio di Torino, vincitrice del Concorso di Stresa del 1986. E' docente al Civico Istituto Musicale di Asti ed è molto attiva come concertista dopo essersi perfezionata con Susanna Mildonian. A Meana presenta: «Tema con variazioni» di Haendel, «Fantaisie op. 95» di SaintSaéns, «Sonata in do» di Dussek, «Nocturne op. 43» di Hasselmans, «Etude de concert (Au matin)» di Tournier, «Serenata» di Parish-Alvars e «Sonata n. 1» di Parry. Un programma che, come si vede, punta in prevalenza sul repertorio francese, tradizionalmente generoso nei confronti dell'arpa. Anche Piossasco è entrato nel novero dei nuovi centri musicali. Il Comune ha promosso una serie di concerti che si svolgono nella Chiesa di San Francesco con il coordinamento dell'Unione Musicale di Torino. Hanno già suonato nelle settimane scorse il Quartetto Prazak con il pianista Riccardo Caramella e il Trio Albatros. Ora (giovedì 13 luglio, ore 21) è la volta di un complesso solido e ben oliato come l'Orchestra da Camera «Bartolomeo Bruni» diretta da Giovanni Mosca, che concluderà il cartellone. Per l'occasione saranno impegnati come solisti Marco Tosello al corno e Alessandro Staiano all'oboe. Il programma è dei più allettanti. Tanto per cominciare sarà eseguito il «Concerto in re maggiore per corno e orchestra Hob. Vlld n. 4» di Haydn, una pagina brillante che si ascolta volentieri. Si passerà poi a una composizione popolarissima come il «Concerto in re minore per oboe, archi e continuo» di Ales¬ sandro Marcello. Ed ecco il vitalismo dell'ouverture «Egmont» di Beethoven: una pagina trascinante che non manca mai di entusiasmare il pubblico. Dulcis in fundo, un capolavoro come la «Sinfonia in do maggiore K. 551», l'ultima di Mozart; la sinfonia ebbe il nome di «Jupiter» dall'impresario inglese Salomon e, come sottolinea il critico Luigi Della Croce, l'appellativo contraddistingue «un'opera trionfale, generosa e minacciosa, imperiosa e solenne come il dio dell'antichità». Infine un invito fuori provincia, sui colli langaroli. A Monforte d'Alba, sempre l'8 alle 21, nell'Auditorium Horszowski, Giorgio Gasimi al pianoforte e la cantante Cecilia Miradoli presentano uno spettacolo davvero interessante. Si intitola «L'altro '900: gospels, blues, songs e free music tra classicità e contemporaneità». Leonardo Osella Giorgio Gasimi suona a Manforte d'Alba sabato 8 luglio

Luoghi citati: Ales, Asti, Meana, Meana Di Susa, Piossasco, Saluzzo, San Maurizio Canavese, Stresa, Torino