PONTIGGIA STREGATO TRE VOTI PIÙ' DI CALASSO
PONTIGGIA STREGATO TRE VOTI PIÙ' DI CALASSO PONTIGGIA STREGATO TRE VOTI PIÙ' DI CALASSO ROMA. Gran finale a sorpresa al premio Strega. Ha vinto, contro tutte le previsioni della vigilia, rovesciando il risultato della cinquina, dove si era classificato secondo, Giuseppe Pontiggia, autore de «La grande sera» (Mondadori) con 174 voti. Roberto Calasso con «Le nozze di Cadmo e Armonia» (Adelphi) ha ottenuto 171 voti e si è classificato al secondo posto. E il duello che ha tenuto nell'ultimo mese con il fiato sospeso sull'attribuzione del più prestigioso premio italiano si è così concluso. Clara Sereni con «Manicomio primavera» (Giunti Editore) ha avuto 14 voti, Mario Lunetta con «Puzzle d'autunno» (Camunia) e Giuseppe Antonelli «Lucullo» (Newton Compton) hanno avuto sei voti ciascuno. Il risultato ha dato parecchie emozioni all'affollatissimo Ninfeo di Valle Giulia, rischia- rato a giorno da riflettori che hanno contribuito ad aumentare il caldo già afoso della serata. Pontiggia e Calasso hanno infatti corso vicinissimi mentre la voce del presidente dello scrutinio, Giorgio Bassani, leggeva i risultati delia votazione. Poi, con l'ultimo voto, un grande, entusiastico applauso si è levato dal tavolo dei mondadoriani: il viso dello scrittore si è illuminato di un ampio e incontenibile sorriso ed emozionatissima sua moglie ha pianto lungamente di felicità. «Non me l'aspettavo — afferma Pontiggia —, è successo contro tutte le previsioni. E' una specie di gioia stordita la mia». Mentre c'era gran festa intorno a Pontiggia, Calasso, scuro in volto, ha abbandonato il Ninfeo senza salutare nessuno. La scelta di un vincitore quest'anno è stata molto sof- ferta. Non solo per la statura dei due concorrenti, che hanno tra l'altro lavorato insieme per anni all'Adelphi, di cui Pontiggia è consulente e Calasso direttore editoriale. Ma si è fatto anche sentire il peso delle grandi concentrazioni industriali. Sono entrati in campo, con tutte le loro forze, i sodalizi editoriali, con Bompiani e Adelphi da una parte, Mondadori, Einaudi ed altri alleati dall'altra. Sembrano lontani i tempi in cui era il potere e l'indiscussa autorità di Maria Bellonci a far tremare i candidati e a condizionare i grandi giochi del premio. Spente le luci nel Ninfeo, per «La grande sera» di Pontiggia con l'ambita fascetta in copertina si annuncia un roseo futuro: parecchie migliaia di copie in più che saranno vendute proprio grazie allo storico premio. ls. m.] Giuseppe Pontiggia, vincitore dello «Strega» con il romanzo «La grande Sera»
Luoghi citati: Roma
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