«Ma questo mare non è più lo stesso!»

«Ma questo mare non è più lo stesso!» Sconforto e rabbia fra i bagnanti sul litorale di Rimini che nonostante le alghe non rinunciano al sole «Ma questo mare non è più lo stesso!» Ieri il vento aveva sospinto la massa al largo dando l'illusione di un mare pulito Stessa triste situazione sulle spiagge intorno a Venezia e da Senigallia ad Ancona RIMINI. Il mare è sempre là, dove finisce la spiaggia. Ma è l'unica certezza rimasta. Com'è? Dipende dalle zone, dai punti di vista, dagli osservatori. E poi ancora dipende dalle correnti, dal vento, dal caldo. Da troppe variabili. Ieri mattina momentanei sorrisi erano tornati in spiaggia, nonostante la grande apprensione. Il vento e l'aria relativamente fresca avevano spazzato al largo la melassa molliccia, quella mucillagine algale che ormai tutti conoscono. Ma nel pomeriggio è bastato un capriccioso voltafaccia di Eolo per risbattere sotto gli occhi sconsolati dei bagnanti la poltiglia color caffellatte. Al bagno 23 la signora Maria Elisabetta di Bologna lascia la spiaggia per il pranzo. «Signora ce lo porta il pupo in acqua?». «No assolutamente». «Ma com'è stamattina l'acqua?». «Non lo so, non sono nemmeno andata a vedere». «E come mai? Non le interessa il mare?». «No, mi interessa, ma se fosse pulito mi interesserebbe di più». Guid il bagnino è sconsolato, segue tutte le cronache sull'Adriatico sia dei giornali che della tivù. «Non si fa così — protesta — non si danno così le informazioni. Qui non c'è nessun pericolo per la balneazione. E poi, mi creda, dei miei clienti, almeno il 70% non ha mai fatto il bagno. Viene per prendere il sole». Nel frattempo si avvicina un anziano piemontese. Si chia- ma Pietro e trent'anni di fedeltà al bagno 23 hanno cementato una vecchia amicizia con Guido, il bagnino. «Mi sa che il prossimo anno non ci vengo più» dice. E Guido: «Ma se non ha mai fatto il bagno!». «Ma anche da guardare, sai non è più la stessa cosa». Guido, sempre più sconsolato guarda il Tg e scuote la testa. «E pensare che questa mattina l'acqua è bellissima». E' vero. Il mare è un po' grigietto, ma la melassa che sembra burro fuso per ora non c'è. E' al largo, come conferma la motovedetta della Capitaneria di Porto che è uscita anche ieri mattina in perlustrazione con il responsabile del servizio d'igiene pubblica dell'Usi 40, professor Pon- zoni. A questo proposito oggi o domani saranno noti i risultati delle analisi che sono state fatte eseguire sui campioni raccolti sabato in piena marea di melassa algale. Intanto c'è chi fa tranquillamente il bagno. Antonio Greco, 26 anni, originario della provincia di Catania, vive a Como per lavoro. E' venuto per un paio di giorni in Riviera. «Il bagno l'ho fatto. Le alghe? Sì, ci sono, non c'è male. Certo preferirei stare in Sicilia». Anche secondo due toscani, Moreno e Roberto, le alghe non costringono a saltare il bagno. Ma non sono tutti dello stesso avviso. Carla Cuffia, di Roma, ha fatto il bagno sabato. «Era schifosissima l'acqua. Non lo faccio più». Barbara di 16 anni, riminese, passeggia chiacchierando con un'amica in spiaggia. Lei assicura che a fare bagni di mare andrà in Jugoslavia. Ma quanto preoccupa i turisti questa mucillagine che ha letteralmente invaso l'alto Adriatico? Alla guardia medica si presentano in tanti con eritemi e problemi di pelle. «Dipenderà dall'acqua?», chiedono. I medici dicono che in generale sono eritemi solari, ma consigliano a tutti una bella doccia dopo il bagno. Agli uffici informazione dell'Apt non sono tante le richieste di informazioni sulla salute del mare. Ieri mattina, in stazione, l'ufficio non ha avuto nessuna richiesta. Mentre a piazzale In¬ dipendenza, al mare, su trenta richieste di informazioni solo una era interessata ajle condizioni del mare. Stessa situazione in Veneto. Ieri mattina decine di uomini con automezzi pesanti sono stati impegnati, fin dalle prime ore, nella raccolta dello strato gelatinoso di mucillagine che si era depositato durante la notte sulle spiagge del Lido di Venezia. Al mattino il mare sembrava sostanzialmente pulito e anche nel corso della giornata è stato registrato un miglioramento e non ci sono stati problemi per la balneazione. L'ondata di mucillagine di colore biancastro ha risparmiato, per il momento, il litorale nord del Veneto, nella zona di Caorle. Il fenomeno, che pare sia stato attenuato dalla variazione delle correnti e dalla calma di mare, era già comparso l'anno scorso e a fine giugno, tanto che furono compiuti degli accertamenti da parte degli esperti dell'Assessorato comunale all'Ecologia che avevano rilevato la non nocività della sostanza gelatinosa prodotta dalla fase degenerativa delle alghe in riproduzione. Non è migliore la situazione delle Marche, anche se la prima vera giornata di sole, dopo una settimana di tempo incerto, ha spinto i bagnanti ad avventurarsi lo stesso in mare, superando il disagio della mucillagine che, nonostante un miglioramento rispetto a sabato, dovuto al vento e ai giochi delle correnti, è comunque presente in modo massiccio. Il tratto maggiormente colpito dal fenomeno è al momento, quello compreso fra Senigallia e Ancona, dove la mucillagine nelle ore più calde arriva fino alla battigia. A Gabicce, invece, i venti che da levante soffiano verso Nord hanno ripulito il mare, consentendo una situazione balnerare normale. Lungo la riviera del Conerò e la costa maceratese, non si segnalano fenomeni di rilievo. Infine nell'Ascolano, a San Benedetto del Tronto, le spiagge sono piene e l'acqua è esente da fenomeni algali. Lorenza Levasi La vasta formazione di alghe biancastre che invadono la battigia e si arenano sulla spiaggia davanti al Lido di Venezia

Persone citate: Antonio Greco, Carla Cuffia, Maria Elisabetta