Nessuna difesa d'ufficio

Nessuna difesa d'ufficio All'Ipla, sotto inchiesta, si preferisce parlare solo di ricerca Nessuna difesa d'ufficio C'è un dossier sul territorio piemontese «Aspettiamo, con la massima fiducia, i risultati dell'inchiesta giudiziaria. Di questa, dunque, preferiamo non parlare». Mario Palenzona, direttore dell'Ipla, appare non troppo preoccupato dell'esposto che l'Enpa ha presentato contro l'Istituto per le piante da legno e l'ambiente che ora si trova sulla scrivania del giudice istruttore Sandrelli. Ma aggiunge: «Sono convinto: chi parla male di noi in realtà non ci conosce». Così decide di evitare «ogni difesa d'ufficio» dell'Istituto, accusato di aver mal gestito i fondi regionali, e preferisce elencare i settori e le competenze della struttura che sorge in corso Casale 476. In questo compito è aiutato dal dottor Roberto Salandin, geologo e pedologo (significa, ad evitare ogni malinteso, esperto nello studio dei suoli). «Le nostre competenze sono specifiche — continua Palenzo¬ na — e l'Istituto ha 53 dipendenti, 31 dei quali tecnici laureati. Il nostro, volendo sintetizzare i concetti, è un ente di ricerca applicata che spazia in quattro campi diversi». Il primo riguarda l'indagine dei suoli e la loro classificazione. Salandin: «L'Italia è l'unico, tra i Paesi avanzati, a non avere un servizio del genere, importante per la programmazione dello sviluppo territoriale. Il Piemonte, invece, fin dal '76 ha capito il valore della conoscenza del territorio. Così, a cura dell'Ipla, è nato questo», e mostra un voluminoso dossier, stampato nell'82, completo di cartografia, su «La capacità d'uso dei suoli del Piemonte». Prosegue Palenzona: «Il secondo settore di nostra competenza è quello che si occupa della vegetazione e della fauna. E' nostro compito produrre documentazioni che servano alla salvaguardia ambientale: carte della vegetazione, tutela delle aree da salvaguardare». Terzo campo d'intervento: quello, delicatissimo, dello smaltimento rifiuti. All'Ipla, infatti, era stato conferito l'incarico per l'elaborazione, predisposizione e aggiornamento dei piani di organizzazione dei servizi di smaltimento e del catasto regionale dei rifiuti. «Infine — conclude Palenzona — esiste il settore che si occupa della produzione legnosa e della formazione professionale degli addetti. L'Ipla, insomma, non sta con le mani in mano». Una domanda: esistono tre assessorati a tutela dell'Ambiente, regionale, provinciale e comunale. Perché, allora, creare un istituto come il vostro, a far da tramite fra enti e problemi? «Per rispondere all'esigenza — sostiene Palenzona — di avere a disposizione personale altamente qualificato per problemi specifici».

Persone citate: Mario Palenzona, Palenzona, Roberto Salandin, Sandrelli

Luoghi citati: Italia, Piemonte