«Ochoa condannato non solo per droga»

«Ochoa condannato non solo per droga» CUBA I commenti americani sul narcotraffico «Ochoa condannato non solo per droga» WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Dopo la condanna a morte del generale Ochoa e di altri tre ufficiali cubani gli Usa hanno riconosciuto per la prima volta che i quattro hanno veramente trafficato in droga; ma Washington ha ribadito anche che stavano creando una forte opposizione politica a Castro. Un portavoce del Dipartimento di Stato ha dichiarato che nella condanna capitale inflitta a Ochoa, un ex eroe nazionale, «sono presenti due elementi: "l'improvvisa decisione di Castro di combattere i narcotraficantes e la costante determinazione ad eliminare in anticipo potenziali rivali per il potere». Questa è la ricostruzione americana dei drammatici avvenimenti a Cuba. Castro scopre che Ochoa e i suoi compagni sono molto più coinvolti nel traffico di droga di quanto pen¬ sasse e soprattutto che intascano cifre enormi, destinate invece alle casse dello Stato. Ha scritto il «Washington Post» che «Castro ha anche altri motivi per ritenere inaccettabile la condotta di Ochoa: il generale è fortemente critico nei confronti del regime». \Ochoa viene arrestato coi suoi principali collaboratori, due ministri e alcuni alti funzionari vengono allontanati dalla carica. Al processo, Ochoa e il suo braccio destro, il colonnello de La Guardia, sostengono che i fratelli Castro ignoravano tutto del loro traffico. Sempre il «Washington Post» afferma invece il contrario: l'entourage del generale era persuaso che avesse il placet del leader supremo. Fidel avrebbe vinto sui due fronti: ha dimostrato di essersi schierato contro i narcotraficantes e ha distrutto l'opposizione che chiede la perestrojka. {e. e]

Luoghi citati: Cuba, Usa, Washington